ANVGD_cover-post-no-img

Slo-Cro: a giugno referendum sul confine (Ansa 20 apr)

(ANSA) – LUBIANA, 20 APR – Dopo il sì del parlamento di Lubiana, giunto ieri anche se in assenza dell'opposizione, e l'annuncio di un referendum abrogativo in materia, la vera battaglia politica in Slovenia sull'accordo per la soluzione della disputa frontaliera con la Croazia è ancora tutta da giocare. La stampa slovena in edicola oggi mette in primo piano la possibilità che il referendum sull'accordo con la Croazia annunciato per il 6 giugno si trasformi in un plebiscito pro o contro l'operato del governo di centrosinistra di Borut Pahor e le sue riforme economiche. Ieri l'opposizione, al momento del voto, ha abbandonato l'aula parlamentare, sostenendo che l'accordo raggiunto lo scorso settembre tra Pahor e la premier croata Jadranka Kosor non garantisce l'interesse nazionale della Slovenia di avere un confine marittimo che le permetta l'accesso diretto alle acque internazionali. Il leader dell'opposizione, l'ex premer Janez Jansa, "farà di tutto perché l'accordo venga bocciato", scrive il principale quotidiano di Lubiana, Delo, "e sicuramente il referendum si trasformerà in uno scontro diretto tra i due leader". Pahor dovrà sforzarsi di convincere gli sloveni "ad andare a votare razionalmente, per un compromesso internazionale scaturito da complicati negoziati, che gode dell'appoggio di Washington e di Bruxelles". Un rifiuto dettato, come scrive il quotidiano Dnevnik, "dalle fantasie dei nazionalisti di vedere la Slovenia come un rilevante paese marittimo", avrebbe conseguenze negative per la posizione internazionale di Lubiana. Già il veto mantenuto per un anno sui negoziati di adesione della Croazia all'Ue, a causa comunque di una questione bilaterale, e non comunitaria, ha scosso la credibilità diplomatica di Lubiana e un rifiuto del compromesso potrebbe rovinarla. L'opposizione invece cercherà di dimostrare che Pahor è un leader debole, che è "capitolato davanti alle pressioni internazionali, tradendo uno dei fondamentali interessi nazionali, quello dell'accesso diretto alle acque internazionali nel nord Adriatico". L'accordo prevede l'istituzione di un organo di cinque arbitri internazionali con il mandato di tracciare il confine tra la Croazia e la Slovenia nel Golfo di Pirano, assicurando a Lubiana "un legame con il mare aperto", formulazione che non garantisce però anche il confine con le acque internazionali e dipenderà dal giudizio degli arbitri. (ANSA).

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.