Si è conclusa la prima giornata del XXII Congresso Nazionale dell’ANVGD

Dopo tre anni in regime di prorogatio causa le restrizioni del Covid, ha potuto finalmente avviarsi quest’oggi a Gorizia il XXII Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la più antica e rappresentativa sigla associativa degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Aprendo i lavori, il Presidente Nazionale uscente Renzo Codarin ha con soddisfazione dichiarato che in questi ultimi anni il radicamento territoriale dell’ANVGD è aumentato, essendo tornati in vita Comitati provinciali che rappresentano realtà importanti per il reinserimento degli esuli (Firenze, Sassari e Brescia ad esempio). Il tutto mentre la storia delle Foibe e dell’Esodo non è più una questione politica o addirittura partitica, bensì una pagina di storia nazionale che è sempre più ampiamente conosciuta.

Oltre ai Delegati congressuali designati da più di 40 Comitati provinciali, sono presenti con diritto di voto anche 20 dei 36 consiglieri nazionali uscenti: la presidenza del congresso è stata affidata all’Ingegner Mauro Runco (vicepresidente Alessandro Cuk, segretario verbalizzante Lorenzo Degrassi), mentre la commissione verifica poteri congressuali è composta da Lorenzo Salimbeni e Andrea Altin.

Con molta soddisfazione il Presidente Codarin ha mostrato ai convenuti una medaglia della Presidenza della Repubblica che è stata conferita all’evento congressuale riconoscendo così l’importanza dell’ANVGD come interlocutore istituzionale nelle delicate questioni ancora aperte del confine orientale.

Il delegato Stefano Nedoh ha quindi illustrato il Bilancio degli ultimi anni, condizionato dai tempi lunghi di erogazione dei contributi della L. 72/2001, per cui i finanziamenti dei progetti intanto vengono assicurati da un fondo di rotazione: si tratta di investimenti che devono assicurare la continuità di progetti particolarmente rilevanti, con particolare riferimento a quelli attinenti la scuola.

Donatella Schürzel, vicepresidente vicario nazionale, ha quindi illustrato i rapporti con le istituzioni, molti dei quali sono stati da lei curati ed approfonditi. Innanzitutto ha difeso le progettualità dell’associazionismo della diaspora all’interno della Commissione tecnico-scientifica della Legge 72/2001, in cui opera per conto di FederEsuli assieme a Giorgio Tessarolo, ma ha curato anche i buoni rapporti con il Quirinale, che ha sicuramente apprezzato il sostegno e l’approvazione che l’ANVGD ha espresso per lo storico incontro del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Foiba di Basovizza con il suo omologo sloveno Borut Pahor. La professoressa Schürzel è anche presidente del Comitato provinciale di Roma, ove è nata in collaborazione con l’Asi la Corsa del Ricordo, che il 30 ottobre vedrà svolgersi l’edizione 2022 in quattro città contemporaneamente. Ricordando, infine, le tante iniziative svolte in questi anni difficili di pandemia, la Schürzel ha ricordato le cerimonie in memoria di Norma Cossetto ed il crescente successo della Bancarella. Salone del libro dell’Adriatico orientale che ha visto la presenza di ospiti illustri e di autorevoli relatori.

Di progetti cinematografici e documentaristici ha parlato Alessandro Cuk, con particolare riferimento a Red Land, un film sostenuto economicamente dall’ANVGD  che non solo ha raccontato il martirio di Norma Cossetto, violentata e infoibata da partigiani comunisti jugoslavi nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre 1943, ma ha anche saputo rendere molto bene le sensazioni di angoscia e di ansia che affliggevano i nostri connazionali in Istria dopo il tracollo italiano dell’8 Settembre. L’ANVGD ha altresì contribuito pure alla realizzazione del docufilm Alida, dedicato all’attrice polesana nel centenario della sua nascita. In tempi di pandemia e di Didattica A Distanza è stato realizzato per poter raggiungere un pubblico di studenti il breve documentario Perle del Ricordo, che racchiude in maniera emozionante e coinvolgente testimonianze di parenti di infoibati e di esuli che hanno vissuto l’esperienza dei Centri Raccolta Profughi. Cuk è anche un autorevole critico cinematografico ed in tale veste ha ben rappresentato l’ANVGD alla Rassegna cinematografica Oriente/Occidente, svoltasi quest’anno tra Lubiana, Gorizia, Nova Gorica e Trieste: particolarmente importante è stata la proiezione nella capitale slovena di La città dolente (sottotitolato in sloveno), cui è seguito un dibattito in cui Cuk ha specificato i contenuti di questa pellicola dedicata all’esodo da Pola.

C’è quindi stato l’appassionato intervento Maria Elena Depetroni che ha ampiamente illustrato il lavoro svolto in ambito scolastico: i seminari nazionali e regionali di formazione, il concorso scolastico 10 Febbraio e la scuola di formazione estiva sono attività afferenti al Tavolo di lavoro tra il Ministero dell’Istruzione e 9 Associazioni della diaspora adriatica, ma la progettualità e le voci di spese fanno capo all’ANVGD, che ha fatto sacrifici per garantire la continuità e l’ampliamento di queste importanti iniziative. «Il nostro compianto Presidente Lucio Toth aveva colto l’importanza della collaborazione con il MIUR – ha ricordato al professoressa Depetroni – ed è nel solco delle sue indicazioni che l’ANVGD ha operato in ambito scolastico con esperienza, competenza e diffusione». Il mondo scolastico è molto delicato e la storia del confine orientale ha faticato a venire recepita, pertanto non è bastata la presenza capillare dell’Associazione sul territorio (che consente di interagire con le scuole portando testimonianze), ma è stato necessario muoversi con cautela e presentando argomentazioni scientificamente fondate. Ultimo importante risultato così conseguito è stata l’approvazione da parte del Ministro Bianchi delle linee guida di storia del confine orientale per il Ministero dell’Istruzione, elaborate a partire da una preziosa dispensa di Guido Rumici su cui si sono innestati contributi di autorevoli storici come Raul Pupo, Roberto Spazzali e Giuseppe Parlato coordinati dalla dirigente ministeriale Caterina Spezzano.

Il Professor Davide Rossi ha quindi brevemente presentato il libro fresco di stampa a cura di Giuseppe de Vergottini “Lucio Toth. L’esule, lo studioso, il patriota” pubblicato dall’ANVGD in memoria del suo illustre Presidente che fu anche Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati in anni molto delicati ed importanti per fare uscire dall’oblio la storia delle Foibe e dell’Esodo. In questo poderoso volume sono raccolti scritti e contributi dell’illustre esule zaratino, studi in suo onore e ricordi di persone che hanno apprezzato le sue grandi doti umane, politiche e culturali. «Toth è stato presente nei momenti cruciali della storia dell’associazionismo dell’Esodo – ha concluso Rossi – ma anche dimostrava grande attenzione e sensibilità nel mantenere le relazioni umane all’interno del nostro mondo»

Sono state quindi ratificate ulteriori modifiche statutarie discusse negli ultimi consigli nazionali e necessarie all’adeguamento dell’ANVGD alla normativa del terzo settore e infine ci sono stati i primi interventi del dibattito congressuale.

Tullio Svettini (ANVGD Gorizia) ha auspicato una maggiore diffusione delle attività teatrali di Grado Teatro, l’associazione che ha contribuito a fondare per svolgere spettacoli in dialetto gradese e nei dialetti istroveneti: la sua trilogia istriana teatrale(Istria terra amata. La cisterna, Una storia per Albina, In malorsega anche i drusi) ha conseguito il Premio Generale Tanzella. Una panoramica sulle ultime novità editoriali riguardanti la storia e la cultura dell’italianità nell’Adriatico orientale è stata esposta dalla professoressa Adriana Ivanov (ANVGD Padova), mentre Andor Brakus (ANVGD Torino) ha auspicato che l’Associazione faccia veicolare maggiormente i vari progetti che vengono realizzati  affinchè siano presentati anche nei territori di competenza dei vari comitati. La realizzazione dell’Ecomuseo Egea a Fertilia e l’impegno per la conservazione dei dialetti d’origine tra i discendenti degli esuli sono i punti qualificanti l’operato di Mauro Manca (ANVGD Sassari).

Pregiudiziali politiche ostacolano ancora in alcune zone d’Italia un’adeguata conoscenza della storia dell’italianità adriatica, ma l’ANVGD si adopera anche in tali contesti. Valter Lazzari ha portato l’esperienza di Savona, in cui sono stati realizzati dei pannelli esplicativi collegati alla toponomastica cittadina che ha attinenza con Istria, Fiume e Dalmazia, mentre Guido Giacometti ha illustrato il lavoro che sta facendo per riorganizzare i comitati ANVGD in Toscana, ove gli esuli si trovano a portare la loro testimonianza di profughi in conferenze in cui l’inquadramento storico resta di esclusiva competenza degli Istituti della Resistenza. Tra i Comitati che però sono tornati in attività particolarmente importante è quello di Firenze, presieduto dalla professoressa Daniela Velli, la quale, «orgogliosamente figlia di pescatori esuli di Orsera», sta coinvolgendo sempre più docenti in progetti di conoscenza di una pagina di storia nazionale troppo a lungo dimenticata o strumentalizzata.

Lorenzo Salimbeni 

 

 

 

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