Salperà da Fertilia il ritorno alla terra dei padri nell’Adriatico

Da Fertilia a Trieste via mare nel nome degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia 

Un viaggio straordinario. A ritroso nel tempo, di quelli capaci di far riaffiorare ricordi mai cancellati del tutto. Il Ritorno alla Terra dei Padri rappresenta la maniera più concreta possibile per percorrere in senso inverso la rotta solcata da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia che hanno raggiunto Fertilia, in Sardegna, dopo 20 giorni e 20 notti di navigazione lungo le coste della nostra penisola.

Era la primavera del 1948 e per molti di loro, come per Giulio Marongiu, nato a Pola nel 1938 e mai più tornato nella città natale, fu un definitivo addio alle coste adriatiche.

Così, il 30 luglio prossimo, dal porto di Alghero, salperà una imbarcazione (il Klizia) che “riannoderà i fili della storia”, toccando le coste francesi, quelle toscane, del Lazio per arrivare in Friuli, a Trieste passando anche per Croazia e Slovenia. Un gigantesco ‘giro d’Italia’ per far conoscere una storia ricca di valori e per raccontare esempi di una straordinaria capacità di ricostruire una vita partendo da zero, capacità che gli esuli hanno dimostrato ovunque nel mondo.

Due i “compagni di viaggio” – fondamentali – che ci affiancheranno nell’impresa: il Corpo delle Capitanerie di Porto e la Rai, main partner, attraverso Rai per la Sostenibilità ESG, Rainews24, Rai Italia, TgR, Rai Sardegna, Rai Friuli Venezia Giulia e Radio1.

L’imbarcazione farà tappa in alcuni dei più importanti porti italiani, prima di raggiungere le mete da cui partirono le diverse comunità che crearono “Fertilia – Città dell’inclusione”. Dapprima, nel mese di agosto, si incontreranno le comunità degli esuli giuliano-dalmati, ma anche quelle dei Sardi che hanno dovuto lasciare la loro terra, in particolare nei porti di Livorno, Civitavecchia e Gaeta. In questi centri, infatti, vivono importanti comunità di persone che hanno intrapreso un “viaggio”, spesso senza ritorno.

Quindi l’Adriatico. La prima meta del Ritorno alla Terra dei Padri sarà Ferrara, luogo dal quale negli anni ’30 giunsero i coloni che bonificarono i terreni su cui nacque, qualche anno più tardi, Fertilia. Si raggiungerà, poi, Chioggia, porto da cui partirono i pescherecci carichi di esuli nel 1948. Sarà la volta quindi di Venezia, Città simbolo della cultura adriatica, della quale Fertilia conserva segni distintivi rappresentati dal Leone alato, che domina la Piazza San Marco, e lo splendido campanile della Chiesa, emblema anch’esso dell’identità della nostra intera Comunità.

Si arriverà quindi a Trieste e Gorizia, città nelle quali si prenderà parte ad eventi di straordinaria importanza come la Barcolana e Gusti di Frontiera.

Sarà poi la volta di Muggia, ultimo baluardo italiano in Istria, e quindi il viaggio continuerà alla volta di Pirano in Slovenia e di Rovigno in Croazia.

Il “grande sogno” si è potuto concretizzare grazie alla Regione Sardegna e al contributo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata, oltre a tanti altri Enti ed Istituzioni Pubbliche e Private. Tra queste il Comune di Alghero e la Fondazione Alghero, la Camera di Commercio di Sassari, la Fondazione di

Sardegna, il Consorzio del Porto di Alghero, Assonautica Nord Sardegna e ad alcune aziende del territorio, tra le quali la Cantina di Santa Maria la Palma ed Autonoleggi Demontis, che per prime, insieme a Smeraldina, hanno voluto patrocinare e sostenere l’evento offrendo una preziosa collaborazione già dalla fase di programmazione dell’iniziativa voluta dall’Associazione EGEA – Una Luce sulla Memoria e dal Comitato

Provinciale di Sassari – Fertilia dell’A.N.V.G.D. Promotori che hanno potuto contare sulla collaborazione di numerosi soggetti che, in questi giorni, stanno confermando il loro indispensabile supporto ed il loro sostegno, necessario alla riuscita dell’iniziativa.

Un importante rilievo rivestono le Partnership di Nox Oceani e di Coldiretti Sardegna, cui ci uniscono i Valori della Sostenibilità e dell’Etica, oltre al comune impegno a favore della Cultura del Mare e delle Tradizioni Identitarie legate al Cibo. Di rilievo anche il prezioso sostegno che la Fondazione Decima Regio – Olga e Raimondo Curri e la società Uno.Srl, da tempo, garantiscono ai progetti dell’Ecomuseo Egea di Fertilia.

 

LINK PAGINA DEL PROGETTO: https://rtp.ecomuseoegea.org/

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