Roma, inaugurata Panchina Tricolore al Quartiere Giuliano-Dalmata

L’amministrazione del Municipio IX di Roma Capitale è riuscita ad inaugurare prima della conclusione del proprio mandato la Panchina Tricolore in memoria di Norma Cossetto e di tutte le vittime dei totalitarismi in Istria (1943-1947). 

Le associazioni attive nel Quartiere Giuliano-Dalmata avevano avviato un dialogo con l’amministrazione municipale prima che la delibera venisse portata all’attenzione del Consiglio, ove, grazie ad alcuni emendamenti, sarebbe stata approvata all’unanimità in maniera assolutamente trasversale e, come si suol dire, bipartisan. Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 29 settembre, è finalmente avvenuta l’inaugurazione della Panchina Tricolore, ubicata in via Laurentina a fianco del cippo in pietra carsica che ricorda i caduti giuliano-dalmati.

Nel suo intervento durante l’inaugurazione, il Presidente del Municipio, Dario D’Innocenti, ha evidenziato con soddisfazione l’unanimità di consensi che ha portato all’approvazione della delibera che prevedeva la realizzazione di questo manufatto ed ha, inoltre, accennato con sensibilità e onestà intellettuale al terribile scenario in cui si consumò la tragedia di Norma Cossetto e di migliaia di altri giuliani, fiumani e dalmati: «Nel tumultuoso dopoguerra – ha quindi aggiunto D’Innocenti – la città di Roma accolse centinaia di profughi giuliano-dalmati la cui storia ed il cui quartiere d’insediamento sono oggi patrimonio di tutta la comunità»  

Donatella Schürzel, Presidente del Comitato provinciale di Roma dell’Anvgd, ha quindi ribadito che la tragedia di Norma Cossetto non ha colore politico e non ammette giustificazioni, a prescindere dal ruolo, peraltro marginale, svolto dal padre Giuseppe Cossetto nell’ambito della gerarchia fascista locale. La Prof.ssa Schürzel ha poi amaramente constatato come oggi vi siano ancora situazioni in cui guerre, fanatismi e ideologie non rispettano le donne ed i loro diritti più elementari. 

Simonetta Lauri, Presidente dell’Associazione Sportiva Giuliana, ha quindi letto un suo breve componimento dedicato all’Istria, ricordata con la malinconica nostalgia dell’esule per la sua bellezza e come piccola patria, ma anche come teatro di tragedie che hanno sconvolto la vita di tantissime famiglie. Intervenendo a nome dell’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio, Gianclaudio de Angelini ha contestualizzato la Panchina Tricolore nell’ambito del museo diffuso che sta contribuendo a riqualificare il quartiere e la sua storia. Il segretario dell’Associazione Giuliano-dalmata nel Cuore Marco Ciccolini ha letto un messaggio di saluto e di soddisfazione da parte del presidente del sodalizio Oliviero Zoia, impossibilitato a partecipare dopo essere stato tra i più tenaci a volere la realizzazione di quest’opera. Marino Micich, segretario generale della Società di Studi Fiumani – Museo Archivio Storico di Fiume, ha dichiarato che «è un onore per me di origini dalmate e figlio di esuli da Zara aver tanto contribuito, in accordo con le altre associazioni storiche presenti nel Quartiere Giuliano-dalmata di Roma e qui rappresentate, al raggiungimento di questo risultato condiviso da tutte le forze politiche dopo tre audizioni storiche tenute al Municipo IX di Roma»

Grande soddisfazione anche da parte dell’Assessore municipale alle Politiche dei Diritti alla Scuola, Crescita Culturale, Turismo e Sport Carmela Lalli, la quale ha collaborato per tutta la durata della consiliatura con il coordinamento delle associazioni del quartiere, condividendo e sostenendo il progetto del museo diffuso, nella valorizzazione del patrimonio storico, culturale e di memoria che questo spicchio di territorio contiene.  

Successivamente si è svolto al quartiere un incontro delle associazioni con il candidato sindaco di Roma per i Liberisti Italiani Andrea Bernaudo accompagnato da una delegazione di cui faceva parte anche il candidato alla Presidenza del Municipio Diego Zandel, giornalista e scrittore nato in un Campo Profughi nelle Marche in una famiglia esule da Fiume e da sempre attivo nell’associazionismo della diaspora adriatica.

 Lorenzo Salimbeni – 30/09/2021 

 

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