«Ha disegnato ricordi, usanze e tradizioni; persone, cose e odori, ogni volta con tratti differenti, per poi ricondurli al medesimo obiettivo di tramandare il nostro stile di vita ai fiumani e alle fiumane in ogni parte del mondo, e da questi ai figli e ai nipoti, affinchè si rendano consapevoli di discendere da gente laboriosa, che aveva una mentalità aperta a tutti i popoli del mondo». Giulio Scala era nato a Fiume nel 1928. Aveva studiato alle elementari di Piazza Cambieri e alle inferiori e superiori dell’Istituto Tecnico “Leonardo da Vinci”, conseguendo poi, nel 1947, il Diploma di Ragioniere a Brindisi nel Collegio “Niccolò Tommaseo”. Si era poi laureato a Napoli in Economia marittima. Nella sua vita operativa conobbe solo successi. Iniziò la sua vita lavorativa come marittimo di bassa forza, a bordo delle navi della Grimaldi, per poi passare a Commissario di bordo nella élite della flotta del Lloyd Triestino. Sbarcato a terra, fu assunto da Alitalia, che lo mise a capo delle Public Relations nell’Aeroporto di Francoforte e concluse la sua brillante carriera sovrintendendo alle spedizioni di auto tedesche verso i mercati del Nord America. Vide e convisse con genti diverse di ogni classe sociale, e mezzo mondo. In questo suo peregrinare nei cinque Continenti confrontava il presente con i ricordi del suo passato fiumano, che poi pubblicò per dieci anni come assiduo collaboratore della rubrica Esuli & Rimasti del quotidiano la “Voce del Popolo”, sotto forma di “ciacolade” in lingua e in dialetto, per ricordare la Fiume degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso.
Ora, a cura della figlia Cristina, è stata pubblicata una prima raccolta di tali scritti, in un libro intitolato “Ricordi fiumani di Giulio Scala” […]
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