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Renzo Codarin confermato Presidente nazionale dell’ANVGD – 08ott16

 

Si è concluso con la conferma del Cav. Renzo Codarin alla presidenza nazionale il XXI Congresso svoltosi a Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, la più rappresentativa e diffusa associazione che raccoglie esuli e discendenti di esuli istriani, fiumani e dalmati, rappresentanti di quel 90% della comunità italiana che dopo la fine della Seconda guerra mondiale abbandonò le terre in cui viveva da secoli ma che erano state annesse alla Jugoslavia di Tito, volendo fuggire dal regime di terrore e morte instaurato dal regime nazionalcomunista, di cui le stragi nelle foibe erano state l’esempio più macabro.
Il precedente congresso di Gorizia nel 2012 aveva visto l’elezione di Antonio Ballarin, diventato dopo due anni Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati al posto di Codarin, il quale aveva quindi assunto la presidenza ANVGD. Questo ticket presidenziale, come emerso nelle relazioni congressuali, ha dovuto affrontare un periodo di difficoltà economiche, dovute sia all’arrestarsi del flusso di finanziamenti garantiti dallo Stato ex Lege 72/2001, sia alla necessità di riassestare le casse sociali dopo una gestione poco attenta verificatasi negli anni precedenti. I sacrifici non sono stati pochi (in primis la vendita della sede nazionale e la sospensione del mensile Difesa Adriatica), ma sono state comunque realizzate azioni di testimonianza e di presenza sul territorio grazie alla laboriosità di Comitati e Delegazioni locali, nonché iniziative di prestigio: «Innanzitutto i Seminari di aggiornamento – spiega il Presidente Codarin – per i docenti sulla storia del confine orientale italiano in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, quindi la mostra di alto valore divulgativo e tecnologico “Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente” (svoltasi al Meeting 2015 di Rimini per l’amicizia tra i popoli ed in procinto di essere allestita in altre sedi), la promozione della tournée triennale dello spettacolo teatrale “Magazzino 18” di Simone Cristicchi, il quale ha fatto comprendere a migliaia di italiani in maniera precisa e sensibile la tragedia del popolo giuliano-dalmata, e le iniziative ancora in corso per commemorare il centenario della morte dell’irredentista capodistriano Nazario Sauro».
Alla due giorni congressuale ha preso parte una sessantina di congressisti i quali rappresentavano, direttamente o per delega, Comitati e Delegazioni provenienti da tutta Italia: per il rinnovo dei vertici si è presentata la sola lista “Unità Adriatica”, nella quale sono confluite figure di esperienza e forze nuove selezionate in maniera tale da garantire anche la rappresentatività geografica di un’associazione presente e attiva su tutto il territorio nazionale. Il nuovo Consiglio Nazionale sarà pertanto costituito da Stefano Antonini (Venezia), Antonio Ballarin (Latina), Guido Brazzoduro (Milano), Francesca Briani (Verona), Eufemia Giuliana Budicin (Roma), Emanuele Bugli (Gorizia), Pietro Cerlienco (Monza-Brianza), Maria Grazia Chiappori (Roma), Renzo Codarin (Trieste), Arduino Coppettari (Verona), Piero Cordignano (Monza-Brianza), Mariarita Cosliani (Gorizia), Alessandro Cuk (Venezia), Roberto De Bernardis (Trento), Maria Elena Depetroni (Bergamo), Mario Di Racca (Pescara), Coriolano Fagarazzi (Vicenza), Matteo Gherghetta (Milano), Italia Giacca (Padova), Claudio Grizon (Trieste), Adriana Ivanov (Padova), Diego Lazzarich (Napoli), Pier-Maria Morresi (Varese), Giampaolo Pani (Modena), Franco Papetti (Perugia), Marella Pappalardo (Orvieto), Sergio Pasquali (Livorno), Simone Peri (Trieste), Diadora Pittamitz (Milano), Davide Rossi (Verona), Donatella Schürzel (Roma), Fulvio Sluga (Trieste), Andrea Todeschini (Padova), Silvano Varin (Pordenone), Antonio Zett (Venezia) e Rodolfo Ziberna (Gorizia). Laura Calci (Cremona), Anna Maria Marcozzi Keller (Trento) ed Elio Ricciardi (Padova) sono invece stati nominati Consiglieri Nazionali Onorari. Da questi ranghi sono successivamente risultati eletti Renzo Codarin come Presidente nazionale ed il suo esecutivo, costituito da Cuk (vicepresidente vicario), Schürzel (vicepresidente nazionale), Ballarin (vicepresidente con delega al radicamento territoriale nel Centro-Sud), Depetroni (delega alla scuola), Diracca, Giacca, Rossi e Ziberna. Alessandro Scardino sarà il delegato all’amministrazione e ai progetti, laddove nel Consiglio dei Revisori dei Conti membri effettivi saranno Stefano Nedoh (presidente), Fulvio Mucci e Mario Rude.
A margine dei lavori congressuali sono avvenute la presentazione del volume “Storia di Zara. Dalle origini ai giorni nostri” (Biblioteca dell’Immagine, Pordenone 2016) scritto da Lucio Toth, presidente onorario dell’ANVGD ed esponente storico dell’associazionismo giuliano-dalmata, una commemorazione del martire irredentista istriano Nazario Sauro presso la caserma a lui intitolata nel quartiere Prati ed una rappresentazione in formato ridotto dello spettacolo teatrale “Rumoroso silenzio”, ispirato alle tragedie delle Foibe e dell’Esodo e patrocinato dall’ANVGD.
Nel programma del suo nuovo mandato presidenziale Codarin intende destinare molte risorse alle commemorazioni dei 70 anni del Trattato di Pace che colpì pesantemente Istria, Quarnaro e Dalmazia, realizzando eventi di particolare rilevanza a Gorizia e a Trieste, città di frontiera in cui la comunità degli esuli è forte e vi sono esponenti dell’associazionismo giuliano-dalmata ben radicati nella società civile, così come a Roma e a Milano. La storica testata “Difesa Adriatica”, contestualmente alla tanto agognata ripresa dell’afflusso dei contributi statali, riprenderà le pubblicazioni, ma in una rinnovata veste grafica, affiancando in ogni numero alle notizie attinenti il mondo degli esuli l’approfondimento su un tema di particolare rilevanza e mirando soprattutto alla diffusione telematica.
«Consapevolezza delle proprie radici, della propria storia e della propria identità costituiranno i punti di riferimento sui quali imperniare l’attività ANVGD – conclude Codarin – ma anche le basi per sviluppare progetti con esuli di seconda e terza generazione. Marco Balich, realizzatore di grandi eventi di fama mondiale (l’Albero della vita all’Expo di Milano e le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Rio), è già uno di questi prestigiosi interlocutori».

 

Lorenzo Salimbeni
Responsabile comunicazione ANVGD

 

 

 

 

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