Parte da Trieste il 10 febbraio il Treno del Ricordo

La motonave Toscana che in poche settimane trasportò circa 30.000 polesani dalla città dell’arena ai porti di Ancona e di Venezia è uno dei simboli più noti dell’Esodo che interessò 350.000 istriani, fiumani e dalmati, il 90% della componente italiana autoctona dell’Adriatico orientale.

Una volta sbarcati nei due porti adriatici, per gli esuli iniziava un ulteriore viaggio in treno, con direzione uno degli almeno 109 Centri Raccolta Profughi allestiti in tutta Italia. Analogo viaggio aveva interessato gran parte degli esuli fiumani, che dalla stazione cittadina partivano per giungere al Campo profughi allestito presso l’ex magazzino portuale triestino del Silos da cui sarebbero stati poi smistati altrove. Ma c’erano anche coloro i quali erano giunti al centro di smistamento di Udine con mezzi di fortuna oppure avvalendosi dell’opzione per la cittadinanza italiana prevista dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 e da lì iniziavano un viaggio ferroviario per raggiungere un’altra destinazione.

Ecco quindi che risulta particolarmente significativa l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura di istituire un Treno del Ricordo, i cui vagoni, attrezzati con finalità divulgative e didattiche, porteranno la conoscenza delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata in tutta Italia. Tale iniziativa prevede l’allestimento tematico all’interno del Treno sui seguenti temi: la resistenza passiva (riproduzione dei vagoni che trasportarono in Germania gli Internati Militari Italiani – IMI dopo l’8 settembre 1943), le condizioni di viaggio degli Esuli, l’abbandono della terra natia e la speranza della rinascita. La rievocazione del Treno del Milite Ignoto nel 2021 ha riscontrato particolare successo ed ha fornito l’esempio da seguire.

Questo è l’itinerario previsto:

10 -11 febbraio 2024 Trieste Centrale

12 febbraio 2024 Venezia Santa Lucia

13 febbraio 2024 Milano Centrale (o Porta Garibaldi)

14 febbraio 2024 Torino Porta Nuova

15 febbraio 2024 Genova Piazza Principe

17 febbraio 2024 Ancona Centrale

18 febbraio 2024 Bologna Centrale

19 febbraio 2024 Parma

20 febbraio 2024 La Spezia Centrale

22 febbraio 2024 Firenze Santa Maria Novella

24 febbraio 2024 Roma Termini (o Roma Ostiense)

25 febbraio 2024 Napoli Centrale

27 febbraio 2024 Taranto

Particolarmente significativa la tappa a Bologna il 18 febbraio, in quanto proprio quel giorno nel 1947 nella stazione del capoluogo emiliano si consumò l’episodio del “treno della vergogna”. I ferrovieri indottrinati dal PCI e dalla CGIL minacciarono lo sciopero e di paralizzare il traffico che attraversava la stazione di Bologna se “il treno dei fascisti” si fosse fermato a ricevere i generi di conforto preparati da organizzazioni umanitarie. Polesani di tutte le estrazioni politiche e sociali (vi erano anche alcuni ex partigiani a bordo), donne, bambini e anziani che viaggiavano in carri bestiame con una balla di fieno a famiglia per riscaldarsi nel gelido inverno del 1947 furono considerati fascisti in fuga dal paradiso socialista che Tito stava edificando in Jugoslavia e quindi anche nelle terre annesse a scapito dell’Italia.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già diffuso una circolare che invita a sensibilizzare alla partecipazione le Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. L’adesione andrà comunicata entro venerdì 2 febbraio 2024 ai seguenti recapiti di posta elettronica: dpit.segreteria@istruzione.it, dppr.segreteria@istruzione.it, caterina.spezzano@istruzione.it. Sarà a tal proposito importante segnalare le scuole partecipanti, sia del primo sia del secondo ciclo, che hanno predisposto elaborati sul Giorno del ricordo in occasione del Concorso nazionale 10 Febbraio o di analoghi concorsi promossi dalle regioni. È possibile anche la partecipazione delle Istituzioni scolastiche delle regioni in cui non è prevista la fermata del Treno Storico secondo modalità che saranno successivamente comunicate.

Lorenzo Salimbeni 

La lapide che alla Stazione di Bologna ricorda l’episodio del Treno della Vergogna

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.