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Nipoti dall’Australia a caccia di notizie dell’avo triestino (Il Piccolo 01 nov)

È un puzzle terribilmente complicato, al quale mancano tante tessere. Forse troppe. Ma Jill Zanetti e Gail Laine hanno pazienza. E anche speranza. Jill e Gail, arrivate dall’Australia, stanno cercando notizie del fratello del loro bisnonno: un uomo, Guido Zanetti, vissuto oltre un secolo fa. Dunque, prima tessera (e primo intoppo): di Guido si sa davvero poco. Si sa che è nato e vissuto a Trieste per tutta la sua vita (probabilmente), e che, altrettanto probabilmente, è nato attorno al 1880. Di (quasi) certo c’è che dovrebbe essere caduto nel corso della Prima guerra mondiale: c’è una foto che lo ritrae assieme ad altri soldati italiani in parata, con tanto di medaglie. Potrebbe essere stato un eroe. Appunto, potrebbe. Potrebbe anche essere stato un giovane farmacista.

 

Seconda tessera: il fratello Carlo. Di lui qualcosa in più si sa. Carlo nasce a Trieste nel 1863, nel 1880 lascia la nostra città e s’imbarca per Ceylon, lo Sri Lanka di oggi: è un ingegnere civile, costruisce dighe (e difatti la prima sull’isola porta la sua firma). Si sposa con Catherina Altendrof, una signorina danese, e ha 5 figli: tra loro Oscar, il nonno di Jill, e Amalia, la nonna di Gail. Nel 1914 parte in direzione dell’Australia occidentale, molla le dighe e l’ingegneria e mette su, da vero pioniere, una fattoria. Muore negli anni Trenta, in Australia, non metterà mai più piede a Trieste. E nemmeno parlerà volentieri del fratello (chi lo sa se ce n’erano altri, ma probabilmente sì, visti i tempi).

 

“Rumors” di famiglia dicono che Carlo e Guido abbiano interrotto ogni rapporto per questioni politiche: Guido era favorevole all’unificazione di Trieste all’Italia, Carlo no. Qualche malalingua dice invece che abbiano bisticciato per altri motivi: uno socialista, ateo, l’altro fervente cattolico. Fatto sta che l’oceano davvero mette un mare di acqua tra i due. Non abbastanza però per fermare le bisnipoti che sono in vacanza in Italia, e che, dopo aver visitato Roma e Venezia, ora sono a Trieste, a caccia di indizi, notizie. A caccia di radici, le loro radici. «Ci rendiamo perfettamente conto che è passato tantissimo tempo – commenta Jill –, ma non perdiamo la speranza di poter vedere riunita la nostra famiglia. Andremo all’anagrafe, certo, per ricostruire più dettagliatamente la vita di zio Guido, ma chiediamo aiuto anche ai triestini. Di Zanetti ce ne sono tanti, magari qualcuno ha sentito parlare in famiglia di un parente emigrato a Ceylon oltre 130 anni fa. Forse le tessere del nostro mosaico possono incastrarsi con quelle di qualcun altro. Cos’altro sappiamo di Guido? Che era molto alto, capelli bruni, occhi blu. Basta. Non è molto, ma gli screzi in famiglia non hanno aiutato. E poi erano altri tempi, comunicare era difficile».

 

Già, all’epoca lo era. Oggi, no: e allora Jill lancia un appello: «Se per caso qualcuno sapesse qualcosa, mi scriva: la mia mail è jillzanetti225@hotmail.com. Ci fermiamo pochi giorni a Trieste (a proposito, Gail è davvero prodiga di complimenti: «È una città deliziosa, molto elegante», afferma). Poi dobbiamo partire, andremo a Londra». Ma qualcuno la posta elettronica la guarderà…

 

Donatella Tretjak

“Il Piccolo” 1° novembre 2012

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