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Mons. Crepaldi: Trieste sia città di riconciliazione (Il Piccolo 09 dic)

Nonostante la pioggia battente, anche quest'anno in occasione della festività dell'Immacolata Concezione si è rinnovata la tradizione dell'Infiorata.

Alle 11.30 una folta schiera di fedeli si è raccolta alla base della colonna di piazza Garibaldi sopra la quale si trova la statua della Madonnina d'oro. La tradizione di porre dei fiori sotto l'immagine della Vergine Maria l'8 dicembre si ripete a Trieste ormai da cinquant'anni. La cerimonia è stata promossa dal Centro italiano femminile in collaborazione con il Comune. I Vigili del Fuoco, usando un'autoscala, hanno posato delle corone di fiori ai piedi dell'immagine sacra, mentre i fedeli hanno omaggiato la Madonna deponendo fiori bianchi ai piedi della colonna. Ha rappresentato il Comune l'assessore Carlo Grilli, presente anche la Presidente della Provincia Maria Tersa Bassa Poropat.

Don Antonio De Santi ha officiato la cerimonia, in seguito l'arcivescovo Giampaolo Crepaldi ha parlato ai fedeli. «Vi ringrazio di cuore per essere venuti oggi in questa giornata così poco clemente – ha detto Crepaldi riferendosi con una battuta alla pioggia battente – questo dimostra il vostro amore di triestini alla Madonna Immacolata. Vogliamo chiedere alla Madonna che preservi le nostre anime dal peccato, che preservi i nostri ragazzi e le nostre famiglie. E poi vogliamo invocare la Madonna – ha continuato il presule – perché aiuti la nostra Chiesa ad essere anche lei santa ed immacolata. E affidiamo all'Immacolata anche la nostra città così bella affinché sia una città di pace, riconciliazione, giustizia, dialogo, amore fraterno e di sollecitudine per il bene comune da parte di tutti, soprattutto da parte dalle autorità», ha sottolineato. (g.or.)

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