Pace fatta tra Comune e Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Gorizia e nazionale, che avevano duramente denunciato la decisione del Comune di Monfalcone di collocare una targa in via dell'Istria riportante alcune parole del presidente emerito della repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, estrapolate dal loro contesto, sarebbero strumentalmente usate per giustificare gli orrori delle foibe con quanto accaduto sul confine orientale nel corso del Ventennio. «Se è stato doveroso da parte nostra criticare duramente una scelta sbagliata del Comune – afferma il presidente del comitato provinciale e vice presidente nazionale dell’Anvgd, Rodolfo Ziberna – ora è parimenti doveroso da parte nostra esprimere apprezzamento, auspicando che altre giunte di sinistra che amministrano molti comuni della provincia di Gorizia possano seguirne l’esempio».
«Il monumento di via dell’Istria, con quella frase di Ciampi – affermava l’associazione – si sarebbe ridotto a un indecoroso manufatto dotato di una orribile targa».
Dopo l'incontro con la vicesindaco di Monfalcone, Silvia Altran, «nel corso del quale si è trovata l'intesa di erigere una testimonianza decorosa, collocata nel centro del giardino e dotata di una targa sobria in cui si ricordano le vittime delle foibe e gli esuli dalle terre di Fiume, Istria e Dalmazia, la nostra Associazione – afferma Rodolfo Ziberna – ben volentieri riconosce al Comune di aver fatto un passo indietro e di aver accolto le richieste delle Associazioni degli esuli». Il monumento venne inaugurato tra le polemiche il 16 novembre scorso. La famigerata targa con il pensiero di Ciampi, che secondo l’Anvg invece di rendere onore alle vittime le colpevolizzava, era stata oscurata con nastro adesivo nero. Sarà sostituita con una riportante la scritta «Il Comune di Monfalcone ricorda le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata».