News PolaFortificata

L’Unesco vuole Pola nel “club” riservato alle città fortificate – 23set13

Il passato austroungarico di Pola basta e avanza per includerla sulla lista dei beni sotto tutela dell’Unesco. Lo afferma nell’intervista al Glas Istre il professor Hans-Rudolf Neumann, rappresentante dell’Icofort, l’Organizzazione mondiale per tutela delle fortificazioni giunto nel maggiore centro istriano per assistere alle celebrazioni dei 100 della Casa delle Forze armate, l’ex Marine casinò. Pola afferma Neumann, fu il maggiore porto militare e la seconda guarnigione per grandezza, della monarchia austroungarica. «Agli inizi del ventesimo secolo – spiega – un quarto della popolazione apparteneva al ceto militare».

L’idea per la promozione di Pola sulla lista dell’Unesco, stando a Neumann, non è nuova, risale al 2008 quando a Parigi venne deciso di includervi soggetti singoli ma in pacchetto assieme ad altri della stessa epoca. Dunque Pola potrebbe venir affiancata alle città europee sedi di fortificazioni austroungariche che si trovano dall’Italia settentrionale, Austria, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Polonia e Ucraina fino alla costa adriatica.

Secondo Neumann, Pola deve assolutamente compiere questo passo in quanto è stato l’unico porto militare a disporre di un sistema di fortificazioni completo. L’esperto afferma che la città è circondata da alcuni anelli di fortificazione, ognuno dei quali rappresenta una storia a parte. «Quello che è più importante di tutto – sottolinea – è la possibilità di vedere lo sviluppo delle fortificazioni dagli inizi del 19esimo secolo alla Prima guerra mondiale. Vediamo come cambiavanano la tecnica di costruzione, i contenuti culturali e religiosi all’interno delle fortificazioni, il paesaggio e l’aspetto della città».

Ma arriva anche una bacchettata alle autorità cittadine: alle fortificazioni manca unicamente un’adeguata tutela per arrestare il processo di degrado e trascuratezza. Infine il professor Neumann annuncia che tornerà a Pola l’anno prossimo, questa volta in compagnia di una delegazione dell’Unesco. Cosa risponde il sindaco Boris Miletic? L’inclusione di Pola nella lista dell’Unesco «ci fa molto onore, però rappresenta anche un grosso impegno. Gli impianti militari di epoca austroungarica, devono essere messi in funzione dello sviluppo della città e arricchire la sua offerta».

p.r./ www.ilpiccolo.it 22 settembre 2013

 

 

 

Pola, le fortificazioni austriache di Punta Cristo (foto hr.wikipedia.org)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.