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L’Uefa ora indaga sui cori croati contro Balotelli (Il Piccolo 17 giu)

In principio – contro l’Irlanda – furono un paio di fumogeni accesi sugli spalti e la folkloristica invasione di campo di un fan, per abbracciare e baciare l’allenatore dopo un gol. Il tutto sanzionato con 25 mila euro di ammenda. Poi però, contro l’Italia, i tifosi della Croazia si sono spinti oltre. L’Uefa ha deciso di aprire un procedimento disciplinare nei confronti della federazione croata, che verrà approfondito martedì. La decisione è stata ufficializzata ieri, ma era nell’aria da un paio di giorni. Almeno da giovedì, quando allo stadio di Poznan sono scese in campo le nazionali di Prandelli e Bilic.

All’Uefa non sono andati giù i fischi all’inno italiano, il lancio di fumogeni e i “buu” razzisti nei confronti di Balotelli. Al quale, secondo testimonianze che devono essere approfondite, era indirizzata la banana che è stata raccolta da uno steward. L’arrivo nella città polacca di almeno diecimila tifosi della Croazia era stato accompagnato da timori di scontri. Timori che si sono poi rivelati infondati, se è vero che nelle vie di Poznan i tifosi croati si sono comportati in maniera civile. Con la birra che scorreva a fiumi, i (pochi) supporter dell’Italia presenti hanno condiviso con la massima tranquillità la piazza e le vie del centro. L’unico momento di tensione si è vissuto due giorni prima della partita, a Stary Rynek, la piazza principale di Poznan, dove una discussione tra un croato ubriaco e il gestore di un ristorante ha portato a un tafferuglio con la polizia locale.

I gruppi più caldi della tifoseria croata si sono sistemati dietro la porta, riconoscibilissimi perché a differenza di tutti gli altri tifosi croati non indossavano maglie biancorosse. È proprio da questo gruppo (un centinaio di persone) che sono arrivati i fischi all’inno italiano, così come il verso della scimmia rivolto a Balotelli, che però è stato quasi sempre coperto dai canti e dai fischi degli altri croati. Un’altra frangia piuttosto irrequieta era invece sistemata nella parte centrale del settore, ed è da là che sono arrivati in campo alcuni bengala.

Alcune agenzie hanno pubblicato la foto di una banana sul terreno di gioco, ma si tratta di un primo piano e l’immagine è difficilmente contestualizzabile. È stata veramente lanciata sul terreno di gioco dai tifosi croati? L’Uefa risponderà a questa domanda solo martedì.. La federcalcio croata ha già preso le distanze, condannando l’episodio. La Hns ha anche chiesto all’Uefa di non punire la squadra croata né ad associarla con «alcuni sostenitori che in realtà non sono tifosi ma hooligan che andrebbero esclusi da ogni evento sportivo».

Andrea Sini

“Il Piccolo” 17 giugno 2012

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