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Lode al Sauvignon nel Friuli di Marco Felluga – 19mag15

 

Per Luigi Veronelli, i suoi vini erano «il canto del Collio verso il cielo». Il giornalista che per primo intuì la grandezza dei bianchi di questa terra («i migliori del mondo», scrisse), dichiarò pubblicamente la sua passione per Marco Felluga, con un articolo sul Corriere della Sera, il 29 ottobre del 2000: «Lo amo quale contadino (massimo tra gli elogi) ben più che quale presidente di un Consorzio». 
 Tra i pionieri del vino del Nordest, Marco Felluga, è stato probabilmente il più visionario. Capì il valore della miniera che aveva sotto i piedi quando era poco più di un ragazzo. Il futuro suocero, lo chef Bepi Pisani, lo considerava un «lava fiaschi», perché allora, negli anni Cinquanta, il vino del Friuli era soprattutto vino sfuso, venduto nelle damigiane. Ora Marco Felluga ha 88 anni, è un appassionato di jazz con una collezione di dischi messa insieme dall’arrivo delle truppe americane in Italia, anche incisioni d’epoca, introvabili. […] La famiglia viene dall’Istria, all’epoca italiana. Trasportava il vino con le barche verso Grado. Nel 1956 Marco si divide dal fratello Livio (il vignaiolo centenario) e fonda la sua azienda. I suoi vini hanno il carattere deciso della gente di questa zona d’Italia: sinceri, trasparenti.

 

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http://divini.corriere.it/2015/05/17/lode-al-sauvignon-nel-friuli-di-marco-felluga/

 

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