Francesca Carpenetti (Anvgd) riguardo la polemica sulla Corsa del Ricordo di Grosseto

04.08.2025 – «Quale delegata ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) di Grosseto e dirigente nazionale di Comitato 10febbraio, ringrazio il Consigliere Comunale PD Stefano Rosini per la sua interrogazione riguardo l’evento di risonanza nazionale e di grande ritorno emotivo per la nostra città rappresentato dalla Corsa del Ricordo del 20 giugno 2025 a Grosseto (con il record di prima edizione in assoluto a svolgersi in notturna in tutta Italia), e organizzata in sinergia con ASI Nazionale e con la nostra amministrazione, grazie all’impegno dell’Assessore allo Sport Fabrizio Rossi, e che ci permette di riflettere sull’importanza di questa iniziativa».

Inizia così la lettera che Francesca Carpenetti ha voluto rivolgere al consigliere comunale della città maremmana che nei giorni scorsi aveva sollevato delle polemiche sui costi ritenuti eccessivi (5mila euro) per la Corsa del Ricordo realizzata proprio a Grosseto il 20 giugno scorso.

«Così come desidero ringraziare personalmente la città di Grosseto, da figlia di esule – prosegue la missiva -. Io sono orgogliosamente un’italiana istriana, la mia famiglia è originaria di Orsera, una splendida piccola città che si trova vicino a Pola. E mio padre, Francesco Carpenetti, è un esule grande campione sportivo, ex giocatore di Roma e Fiorentina, e legato a Grosseto da profondo affetto e impegno sempre profuso verso le nuove leve di sportivi (quante le generazioni di giovani calciatori che in tutta la sua carriera di allenatore ha formato!) nel trasmettere loro con il proprio esempio il significato più profondo dello sport, quello etico ed educativo. Proprio mio padre era ad onorare la partenza della Corsa, quella sera, allo striscione di partenza.

Condivido in pieno il principio che la memoria, in particolare quella complessa e dolorosa come la tragedia delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, non debba mai essere semplificata o ridotta a un mero strumento di propaganda. È dovere, come amministratori e come comunità, onorare la verità storica, cosa che a noi esuli è stata volontariamente negata da certa politica di sinistra, così dolorosamente e così a lungo. Ecco perché tutte le iniziative legate all’esodo, oggi, sono plasmate intorno alla Legge 30 marzo 2004 n. 92 istitutiva del Giorno del Ricordo, e che come Associazioni rappresenta il nostro fondamentale punto di riferimento e guida. Ad affiancare la Legge, in più, vi è stata l’istituzione di un Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale siedono le Associazione degli Esuli e i rappresentanti dei Ministeri e che evidenzia la volontà delle istituzioni di promuovere e coordinare in modo efficace e capillare le iniziative in tutta Italia e durante tutto l’anno, non soltanto il giorno del 10 febbraio. In questo contesto, la Corsa si inserisce come una delle manifestazioni civili che attuano lo spirito della Legge. Non è solo un evento sportivo, ma un’azione concreta che riempie di significato il Ricordo, portandolo nelle strade e nelle piazze e che ha acquisito nel tempo una valenza molto più profonda di un’iniziativa sportiva, divenendo un simbolo di memoria, identità e trasmissione storica.

La Corsa del Ricordo, con la sua diffusione nelle più importanti città italiane (Roma, Milano, Trieste, Catania…) e il fatto che sia organizzata da anni da un ente di promozione sportiva nazionale come ASI, è un elemento cruciale ed è divenuta parte integrante di questo programma coordinato a livello nazionale. Incarna un’iniziativa popolare e partecipata, che agisce come impulso e porta il messaggio del Giorno del Ricordo anche al di fuori delle cerimonie istituzionali, con lo scopo di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato. Tutti gli sportivi conosceranno il grande marciatore Abdon Pamich, vincitore di due medaglie d’oro olimpiche, e Nino Benvenuti, l’amato campione simbolo del pugilato italiano, che ebbene, da esuli, hanno sempre sostenuto la Corsa del Ricordo con la loro presenza in tante indimenticabili edizioni. Spiace che il Consigliere Rosini, in virtù dell’empatia che vuole dimostrare nei confronti della tragedia nazionale degli esuli istriani, giuliani e dalmati e delle vittime delle foibe, non abbia partecipato, sic et simpliciter e senza obiezioni, anzi con entusiasmo, a questo splendido momento. Per ulteriori riflessioni e chiarimenti sul tema, invito il Consigliere Rosini e chiunque sia interessato a questa lettura, un mio approfondimento già pubblicato su La Rivista Dalmatica in precedenza, sul significato del binomio Corsa/Esodo per noi esuli istriani, giuliani e dalmati, nel Ricordo e nell’esempio per ognuno» conclude Francesca Carpenetti. 

 

0 Condivisioni