ANVGD_cover-post-no-img

L’inaugurazione del cippo a Modena con Toth (Gazzetta Modena 08 feb)

Lucio Toth si asciuga le lacrime. Con un movimento rapido e discreto, il fazzolettino rimuove quelle pepite d'argento che per qualche istante hanno solcato le sue guance. E' il presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e, assieme al Sindaco Pighi, il Presidente della Provincia Sabattini e il sottosegretario Giovanardi, ha appena svelato il drappo tricolore che copriva il cippo di pietra carsica posto a memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli istriani.

Esuli, 2mila in provincia, che non hanno fatto mancare la loro presenza: ieri non erano tutti presenti, ma le 500 persone che hanno partecipato alla cerimonia sono state un segnale importante. «Siamo qui per ricordare le vittime e l'esodo dall'Istria, la Dalmazia e il Guarnaro, una tragedia a lungo ignorata e forse volutamente dimenticata – ha esordito don Giacomo Morandi durante la messa nel Tempio – La storia di un popolo ha nelle sue feste e nelle sue commemorazioni il fondamento delle sue tavole di valori. Oggi, infatti, è importante il ricordo che ogni cristiano deve sentire come proprio verso chi ha subito questa sofferenza, la tragedia delle Foibe e dell'esodo». Protagonisti della manifestazione ieri i ragazzi del Pdl, la Giovane Italia: dopo anni e anni di battaglie politiche guidate dal consigliere Michele Barcaiuolo, sono riusciti ad ottenere un riconoscimento per gli esuli istriani. «Ci ricordiamo – dicono alcuni militanti della Giovane Italia – di come 4-5 anni fa il sindaco Pighi ci disse in Comune che mai e poi mai avrebbe deposto solamente un fiore in memoria degli esuli. Le cose sono cambiate».

Con un presidio di forze di polizia non indifferente, le contestazioni non hanno avuto vita facile: 4 persone di numero, identificatisi come Antifascisti Modenesi e carpigiani, hanno esposto cartelli sugli «Ipocriti del ricordo al servizio degli sgherri fascisti» e hanno distribuito volantini che descrivevano le foibe come un falso storico. Nel frattempo, una processione ordinata, gli esuli e i loro discendenti deponevano una rosa ai piedi del cippo in pietra carsica.

Nell'atrio del cinema Principe è stata aperta la mostra di Guido Rumici intitolata "Il giorno del ricordo": documenti e immagini sulle terre che hanno fatto da cornice alla tragedia delle Foibe. Cicerone d'eccezione per i presenti è stato Lucio Toth. «Il conflitto ideologico si è risolto in una vicenda che dal punto di vista della drammaticità e dell'atrocità ha pochi eguali alla fine della Guerra Mondiale – ha detto Pighi – Questo non è un pezzo di storia che appartiene ai vinti, ma alla storia della riacquisizione della libertà con la vicenda drammatica del confine orientale che ha portato allo scatenarsi di conflitti non comuni ad altre zone d'Europa».
 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.