«Cinquemila visitatori alla Bancarella di Roma? In realtà non erano più di trecento, studenti inclusi». È guerra di cifra all’interno del mondo degli esuli sulla kermesse” del libro dell’Adriatico Orientale, svoltasi dal 20 al 22 marzo nel comprensorio dei Dioscuri della capitaleche. Dopo le dichiarazioni di Renzo Codarin, presidente del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura istriana, spetta ai rappresentanti dell’Unione degli istriani a ridimensionare drasticamente le cifre. «Capisco che vi sia la necessità di giustificare in qualche modo un evento del tutto nuovo per una città come Roma, ma non è possibile lasciar correre», dice Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione degli istriani. E aggiunge: «Apprezziamo lo sforzo, la qualità e la validità dell’iniziativa del Cdm, ma non accettiamo però una simile inventata proiezione che può minare la credibilità del concreto lavoro svolto».
