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La Voce del Popolo – 270407 – Slovenia: italiano d’obbligo

LUBIANA – La Camera di Stato del Parlamento di Lubiana ha recepito l’invito formulato dal deputato al seggio specifico della CNI, Roberto Battelli, di non ridurre i diritti acquisiti. In sede parlamentare è stato così accolto ieri, giovedì, l’emendamento che obbliga gli operatori dei servizi pubblici, nei territori misti, ad usare nella comunicazione quotidiana anche le lingue minoritarie. L’intervento di Battelli, sostenuto dalle istituzioni della Comunità Nazionale Italiana, è valso pertanto a rimettere le cose a posto dopo che il governo, in un primo momento, aveva cercato di abbassare i livelli di tutela concordati con la ratifica, avvenuta nel Duemila, della Carta europea sulle lingue regionali e minoritarie. Nel decreto di modifica della legge di ratifica, atto a precisare meglio gli obblighi assunti dallo Stato, l’esecutivo propendeva per un uso facoltativo delle lingue minoritarie. In pratica gli appartenenti alle comunità nazionali potevano rivolgersi ai servizi pubblici nella propria lingua, ma quest’ultimi non avevano l’obbligo di fare altrettanto. L’evidente disimpegno rispetto alle norme precedenti, era stato denunciato da Battelli anche nel corso della recente seduta del comitato esteri. In quell’occasione era stato reintegrato l’obbligo di istituire un organo di controllo per quanto concerne l’applicazione delle norme nella sfera scolastica, nonché l’impegno del governo a relazionare annualmente, in sede di comitato esteri e commissione parlamentare per le nazionalità, sull’attuazione della Carta stessa. Con l’emendamento di ieri, appoggiato dal governo e accolto dei deputati, è stata, in certo qual modo, ripristinata la pari dignità delle lingue nelle aree considerate nazionalmente miste. Sulla carta almeno ci siamo, resta da vigilare sull’applicazione delle norme, spesso e volentieri disattese.

Claudio Moscarda

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