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La Voce del Popolo – 26.05.08 – Croazia, in 10mila al raduno pro Tito

KUMROVEC – Il mito di Tito resiste ancora. Oltre diecimila ammiratori del defunto Maresciallo provenienti da tutta l’ex Jugoslavia, si sono radunati a Kumrovec per celebrare la Giornata della gioventù. Tomislav Badovinec, presidente dell’Unione delle associazioni “Josip Broz Tito”, ha affermato che la figura del Maresciallo raccoglie nuovi consensi, nonostante i duri attacchi ai quali è costantemente soggetto il defunto leader. “Le porte dei mezzi d’informazione – ha rimproverato Badovinac –, sono spalancate per i portavoce dei movimenti anticomunisti e filofascisti”. Badovinac ha sottolineato che Tito è stato l’unico ad aver avuto il coraggio di sfidare Stalin. Ha parlato anche del campo di prigionia dell’isola Calva (Goli otok). “Sebbene l’intenzione consistesse di farci rinchiudere i seguaci del Cominform sull’isola Calva sono finite sia persone innocenti sia persone sbagliate. Il trattamento loro destinato era disumano e non può essere giustificato”, ha osservato Badovinac, aggiungendo di ritenere, nonostante le ripercussioni negative della medesima, corretta la decisione di istituire il centro di isolamento.
Vesna Čulinović-Konstantinović, presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti della Croazia, ha ricordato il 65.esimo anniversario della seconda riunione del Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia (AVNOJ), svoltasi a Jajce dal 21 al 29 novembre 1943. Nel corso della riunione in questione fu ribadita la decisione di congiungere all’allora Jugoslavia, l’Istria e le altre terre sottratte.
Non sono mancate le polemiche. L’Associazione dei difensori, degli invalidi e delle vedove della Guerra patriottica della Podravka (UBIUDR), ha fatto sapere ieri, di essere amareggiata del raduno di Kumrovec, nel corso del quale numerose persone hanno esibito ed esaltato i simboli dell’ex Jugoslavia comunista (la stella rossa a cinque punte). Mladen Pavković, presidente dell’UBIUDR, ha rammentato che anche i soldati dell’ex Armata popolare jugoslava, che invasero la Croazia, uccidendo e radendo al suolo le città, in particolare Vukovar, indossavano divise sulle quali appariva la stella rossa a cinque punte. Nel comunicato stampa diramato dall’UBIUDR si sollecita l’Avvocatura di Stato ad avviare un procedimento penale nei confronti di coloro i quali “hanno promosso l’odio”.

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