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La Voce del Popolo – 171007 – Croazia nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU

NEW YORK/ZAGABRIA – “La politica estera croata che tiene conto non soltanto degli interessi nazionali e che non si limita a percorrere la strada inerenti ai rapporti esteri di Zagabria con gli altri Stati, ma che si innesta sul terreno dei cambiamenti globali e degli interessi del pianeta inteso come comunità degli Stati e delle nazioni ha portato alla Croazia il supporto di un numero importante di Paesi e la membership nel Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”. Così il presidente Stjepan Mesić nell’immediatezza dell’elezione della Croazia a membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU in forza dei 184 voti a favore, su 189. “Si tratta di un importante riconoscimento al nostro Paese e alla sua politica estera. L’ingresso nel più importante organo dell’organizzazione mondiale quale suo componente nel biennio 2008/2009 significa per la Croazia assumersi una grossa responsabilità – si legge ancora nel comunicato diramato da Mesić il quale, sempre commentando l’esito delle votazioni al Palazzo di vetro ha rilevato anche che va mantenuta la consapevolezza che “a questo riconosciemnto non si sarebbe mai giunti se la politica attuata non fosse stata contraddistinta dalla coerenza, dal pieno rispetto dei principi e degli standard che il ‘galateo diplomatico internazionale’ ha fatto propri”. Sempre stando all’opinione del capo dello Stato affermare che “l’ingresso della Croazia nel Consiglio di Sicurezza è stato appoggiato dal mondo”. “I voti che hanno portato all’elezione sono stati espressi sia da Paesi europei sia da Stati di altri continenti, tra chi ci ha concordato la preferenza troviamo sia Paesi sviluppati, sia Paesi in via di sviluppo, non ci è mancato né il voto di grandi potenze né quello di Stati più piccoli. Pertanto – così ancora Mesić – è lecito sostenere che in tutti i raggruppamenti abbiamo raccolto consensi in forza del fatto di essere stati riconosciuti come uno Stato che saprà farsi promotore, in sede di Consiglio di Sicurezza, anche dei loro interessi, dei loro timori e delle loro aspettative”.
Per quanto concerne, invece, la futura attività della diplomazia croata a detta di Stjepan Mesić sarà contraddistinta dal pieno rispetto dei principi della Dichiarazione dell’ONU, nonché dalla promozione della necessità di individuazione delle risposte ai problemi che assillano il pianeta: dai mutamenti climatici al terrorismo.
Si ricorda che il disco verde alla membership della Croazia nel Consiglio di sicurezza dell’ONU è giunto alla terza tornata di votazioni dopo il ritiro della candidatura della Repubblica Ceca. Dei 189 voti alla Croazia, come indicato, sono andate 184 preferenze, 4 erano gli astenuti e nonostante la rinuncia la Repubblica Ceca ha incassato un voto. Relativamente all’andamento delle votazioni si indica che l’elezione della Croazia ha preso forma già alla prima tornata di votazioni quando ha superato il concorrente diretto raccogliendo 4 voti in più (95 contro 91), le cose si erano messe ancora meglio per le ambizioni croate al secondo turno quando i voti a favore della candidatura di Zagabria erano saliti a 106 mentre quelli della Repubblica Ceca erano scesi a 88.

Christiana Babić

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