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La Voce del Popolo – 151207 – “Fiume è tornata là dove apparteneva”

ZAGABRIA – Chi lo avrebbe mai detto che un francobollo da 0,65 euro avrebbe causato una mini crisi diplomatica sull’asse Zagabria-Roma? Non si spengono, infatti, le polemiche in merito all'emissione del francobollo dedicato a Fiume sul quale campeggiano la foto del Palazzo del Governo e la scritta "Fiume – terra orientale già italiana".
Dell'argomento, si è occupato anche il sito "GlasDalmacije", il quale rileva che, nonostante avesse richiesto e ottenuto la promessa che una dichiarazione in merito sarebbe stata rilasciata dal ministro degli Esteri e delle Eurointegrazioni, si è visto recapitare quella dell'ambasciatore e ministro aggiunto Neven Pelicarić. Nella dichiarazione Pelicarić rileva che "sei settimane fa abbiamo saputo che si stata preparando l'emissione del francobollo in questione". "Abbiamo reagito subito – si legge nella risposta – e tramite contatti diplomatici ufficiali con la Repubblica italiana, abbiamo definito inaccettabile tale procedimento. In primo luogo, abbiamo messo in rilievo che un gesto del genere, assieme alla pubblicazione d'accompagnamento, non è in armonia allo spirito dei rapporti d'amicizia e di buon vicinato. La parte italiana ha subito reagito sospendendo l'emissione del francobollo. Per queste ragioni, siamo rimasti sorpresi che sia stato messo in circolazione nonostante i passi intrapresi in precedenza. Si tratta di un atteggiamento inaccettabile da parte italiana, per cui ho già convocato l'ambasciatore della Repubblica italiana a Zagabria per esprimergli la nostra insoddisfazione e consegnargli la nota di protesta ufficiale della Repubblica di Croazia", ha rilevato al "GlasDalmacije" Neven Pelicarić.
Nella vicenda è intervenuto anche il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, il quale ha espresso la sua chiara posizione: “Dal mio punto di vista credo che si tratti di una mossa sconsiderata delle Poste Italiane. Dico sconsiderata perché la definizione (Fiume – Terra orientale già italiana, ndr) che campeggia sul francobollo può essere considerata come una provocazione”.
“Nessuno vuole rinnegare il passato: Fiume per un periodo faceva parte dell’Italia – ha proseguito il primo cittadino –, però leggendo questa dicitura si presuppone che esista un certo tipo di nostalgia per quei tempi. Vorrei ricordare che nessuno ha ‘rubato” il capoluogo quarnerino all’Italia, bensì Fiume è tornata lì dove apparteneva nel corso della storia. Dunque, senza mettere in dubbio l’autoctonia della minoranza italiana e nemmeno gli ottimi rapporti e il livello di convivenza, non dobbiamo abusare dei fatti storici. È inconfutabile che Fiume non è stata mai originalmente italiana, soprattutto prendendo in considerazione la struttura dei suoi abitanti”.
Vojko Obersnel ha concluso rimarcando che si tratta di una “provocazione inutile, che comunque non porterà a delle conseguenze sgradevoli a livello di rapporti Italia-Croazia e sicuramente non influirà sulla convivenza nella nostra città”.

Mauro Bernes

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