ZAGABRIA – Il Ministero degli esteri e delle integrazioni europee di Zagabria ha inviato una dura nota di protesta alla Repubblica italiana a causa dell'emissione del francobollo dedicato a Fiume. Nella nota si esprime ferma protesta e profonda insoddisfazione per l'emissione del francobollo sul quale campeggiano la foto del Palazzo del Governo e la scritta "Fiume – terra orientale già italiana".
Nel comunicato diramato dal Ministero degli esteri si rileva che Zagabria "subito dopo aver saputo nell'ottobre del 2007 che si preparava l'emissione di tale francobollo, aveva immediatamente fatto presente alle autorità di Roma di considerare inaccettabile tale comportamento. Gli organi competenti italiani in seguito aveva rinunciato alla presentazione pubblica e alla diffusione del francobollo".
Pertanto, si rileva nella nota di protesta, "sorprende il fatto che il francobollo sia stato messo in circolazione nonostante fosse ben nota la posizione della Repubblica di Croazia, secondo la quale si tratta di un gesto fuori luogo dell'Italia, contrario allo spirito di amicizia e di buon vicinato".
Il Ministero degli esteri croato, prosegue la nota, ha chiesto alla Farnesina di informare nuovamente gli organi competenti sulla posizione della Repubblica di Croazia. Zagabria richiede "misure corrispondenti al fine di evitare l'ulteriore diffusione di detto francobollo".
Il francobollo da 0,65 euro dedicato alla Città di Fiume, lo ricordiamo, è stato presentato lunedì durante una cerimonia solenne al Palazzo delle Poste di Milano. In precedenza l’emissione del francobollo era stata stoppata, come rilevato dalle fonti italiane, per non suscitare “polemiche con la Croazia in periodo elettorale”. Il francobollo è per l’Italia anche un modo per assolvere ai dettami della legge del Giorno del Ricordo che non si esaurisce con il 10 Febbraio ma continua con avvenimenti di rilievo durante tutto l’anno. In un dispaccio dell'agenzia nazionale croata Hina si rileva che il francobollo è stato messo in circolazione senza alcun comunicato ufficiale e senza informazioni sui mass media italiani. Nel dispaccio si sottolinea pure che l'ex ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi ha auspicato che il francobollo sia accettato non solo dagli esuli fiumani, ma anche dai "croati e dagli appartenenti alla minoranza italiana, come messaggio di amore verso la propria città". Giovanardi, scrive la Hina, ha evidenziato pure che "la storica convivenza tra italiani, slavi, ungheresi e tedeschi è una straordinaria ricchezza". (ds)
