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La Serbia pronta a bussare all’Europa (Il Piccolo 09 nov)

BRUXELLES Entro l'anno la Serbia presenterà la domanda di adesione all'Ue. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Belgrado Vuk Jeremic alla commissione esteri del Parlamento europeo.

Tra l'Ue e la Serbia è stato siglato un accordo di associazione che però non è ancora entrato completamente in vigore a causa del veto dell'Olanda che continua a ritenere Belgrado «colpevole» di scarsa collaborazione per la cattura del generale serbo-bosniaco Rakto Mladic, tuttora ricercato per genocidio e crimini di guerra. Intanto, il presidente serbo Tadic, nel corso di un colloquio con il procuratore generale del Tpi, Serge Brammertz, ha assicurato che la Serbia sta ricercando «in modo intenso» gli ultimi due latitanti accusati di crimini di guerra nella ex-Jugoslavia, Ratko Maldic e Goran Hadzic, al fine di concludere con successo la propria collaborazione con il tribunale penale dell'Aja.

Il processo di avvicinamento della Serbia all’Unione europea sta incontrando il favore della gente. In caso di un ipotetico referendum, il 71 per cento dei serbi si pronuncerebbe infatti a favore di un'adesione all'Unione europea. Lo ha stimato il portavoce del Centro indipendente demoscopico per le elezioni libere e la democrazia (Cesid), Marko Blagojevic. Il dato rappresenta un aumento di oltre sei punti rispetto a cinque mesi fa. All'inizio di giugno i favorevoli all'adesione all'Ue erano il 65 per cento del campione costituito da 1.600 persone. A far aumentare il favore nei confronti dell'adesione all'Ue, secondo Blagojevic, è la prospettiva di una scomparsa dell'obbligo di visto per entrare nei Paesi dell'Unione.

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