ANVGD_cover-post-no-img

La premier croata contro il ”lato B” acchiappaturisti (Il Piccolo 21 apr)

di ANDREA MARSANICH

FIUME Niente “lato B” di una donna nel principale ”consiglio per gli acquisti” riguardante la stagione turistica 2010 in Croazia. Ci ha pensato la premier Jadranka Kosor, spalleggiata dalle organizzazioni per i diritti delle donne, a censurare lo spot pubblicitario dell’Assoturistica croata in cui – per alcuni secondi – appariva il fondoschiena di una giovane in costume da bagno, con la scritta ”Non friggerti a lungo”.

L’intervento risolutore del capo del governo, che sta alimentando polemiche, si è avuto la settimana scorsa ai Laghi di Plitvice, nella prima seduta della Commissione governativa preposta al coordinamento e monitoraggio per la stagione di villeggiatura. Dopo che il presidente dell’Assoturistica Niko Bulic aveva presentato il cortometraggio, rilevando che veniva già mandato in onda su emittenti quali Cnn, Bbc ed Eurosport, la Kosor ha preso la parola, lasciando di stucco i presenti. «Ho un appunto da fare e riguarda la presenza nello spot di parti di un corpo femminile – ha dichiarato –; siccome ho partecipato alla stesura della legge sulle Pari opportunità, affermo che si tratta di una forma di sessismo. Propongo che questa parte sia eliminata. Non credo proprio che la presenza di un fondoschiena femminile farà accorrere in Croazia frotte di vacanzieri. Il mio è un suggerimento, non un ordine, che chiedo sia preso in considerazione». Presente alla riunione, il ministro del Turismo Damir Bajs è parso come freddato dalla ”casta” Jadranka mentre Bulic ha rilevato che la valutazione della premier sarà presa in esame, senza tensioni né polemiche. In un paio di giorni dal breve filmato è scomparso il ”di dietro” della fotomodella zagabrese Jelena Glisic, decisione assunta dall’Assoturistica di Bulic e dall’agenzia marketing Bbdo di Zagabria, autrice del contestato spot. Al suo posto, una versione – diciamo così – più castigata, che ha mandato in sollucchero le associazioni per le pari opportunità, come a esempio la Casa femminile autonoma di Zagabria. L’ex ministro del Turismo, la ragusea Pave Zupan Ruskovic, ha affermato che sarebbe felice se l’unico, grave problema del turismo croato fosse l’immagine di una donna sdraiata sulla pancia, a prendere il sole.

«In Croazia – ha concluso – i politici agiscono dall’alto del convincimento che possono immischiarsi ovunque, soprattutto nelle questioni che non li riguardano. È successo anche stavolta». Più caustica Milanka Opacic, vice presidente del Partito socialdemocratico, la principale forza d’opposizione: “Vorrei che la premier, dopo avere estromesso energicamente il fondoschiena dallo spot, si adoperasse anche a favore del congelamento degli embrioni, facendo tornare questo passo nella relativa legge. Ciò consentirebbe alle nostre donne di non recarsi più a Maribor o a Praga per avere figli. Il divieto di congelamento degli embrioni è una ben più grande violazione dei diritti delle donne che non la presenza di glutei femminili in uno spot turistico».

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.