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La preghiera degli Esuli per i Santi patroni

Sanremo. Era presente una rappresentanza provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, alla Messa celebrata nella Chiesa dedicata a San Francesco ed alla Madonna di Lourdes per ricordare il Santo Patrono di Pola, San Tommaso, e tutti i Patroni delle altre comunità istriane esuli, e ringraziarli della loro intercessione presso il Signore che ha loro concesso in Patria una vita dignitosa e ricca di nuovi affetti e amicizie. Con le opzioni esercitate dalla popolazione, tutti coloro che scelsero di mantenere la cittadinanza italiana furono costretti ad abbandonare le loro terre, le loro case, le loro chiese, i loro cimiteri ed i monumenti, che da millenni facevano parte della nazione e cultura romana-veneziana-italiana ed in cui avevano da sempre vissuto, e quindi rientrare nei confini dello Stato Italiano. Furono coinvolte 350.000 persone, corrispondente al 90 % della popolazione di lingua e cultura italiana. Esse vennero accolte la maggior parte in Italia, ma una parte notevole si sparse in tutti gli stati del mondo che accettarono di ospitarli.

«In ricordo del nostro esodo, delle sofferenze e povertà patite, della dispersione delle nostre famiglie e della nostalgia che ancora viviamo, – è stata la preghiera degli esuli riunitisi per l’occasione – vogliamo pregare il Signore ed i nostri Patroni in memoria dei nostri morti e ringraziarli della vita, della protezione e di tutti i benefici che ci hanno donato. Vogliamo anche chiedere loro di renderci generosi verso quanti anche oggi vivono la pesante realtà dell’esilio a causa della mancanza di pace e di persistenti carestie, provocate da dittature, regimi oppressivi, fondamentalismi e mancanza di rispetto della vita».

 

(fonte www.riviera24.it 11 dicembre 2011)

 

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