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La nascita della Lista per Trieste (Il Piccolo 09 ott)

LETTERE

La segnalazione del lettore Silvano Subani, pubblicata il 21 settembre col titolo «Il futuro di Trieste», mi ha ricordato la nascita della Lista per Trieste negli anni Settanta, assieme a «quella sollevazione popolare per difendere la nostra città e il nostro territorio» dagli accordi internazionali del Trattato di Osimo, che intendevano «liquidare la questione Trieste all’insaputa dei triestini». La citazione di Subani, rivolta pure alle decisioni del trattato di pace di Parigi del 1947, non colte a Trieste, mi ha rinnovato il convincimento che tali decisioni, istituendo il Tlt, siano state motivate anche dalla consolidata funzione internazionale del nostro porto. Tuttavia non essendo entrato in funzione il Tlt, il territorio della provincia di Trieste fu delimitato tra il Comune di Muggia e le foci del Timavo, a differenza dell’antica area che sul Carso si estendeva sino a Postumia, mentre sulla riva sinistra dell’Isonzo andava da Grado a Fogliano di Redipuglia, comprendendo Monfalcone e Ronchi. La Lista per Trieste si è ormai ritirata dalla politica attiva, lasciando il ricordo di una determinante iniziativa a favore della città che non ha più conosciuto altre proposte valide a liberarla dal decadimento in cui è stata isolata, con grave pregiudizio per «il futuro di Trieste», nonostante la secolare storia di fama internazionale della città in campo portuale, marittimo e cantieristico.

Guido Placido

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