La musica dell’Istria: Endrigo, Tartini, Ughi e gli altri…

Da Uto Ughi a Sergio Endrigo: e chi non li conosce? Ma anche da Giuseppe Tartini ad Antonio Smareglia. Passando dalla “bitinada” dei pescatori di Rovigno, ai tanti festival di musica popolare che ancora oggi esprimono arte e vitalità. E se, per sfizio, ci si spinge ancora più in là con la storia, l’Istria come “terra della musica” stupisce ancora di più: era di Montona quell’Andrea Antico che nel Cinquecento, oltre a distinguersi come compositore, rivoluzionò l’editoria musicale, incidendo su una matrice di legno la pagina di musica che poi avrebbe impresso su carta.

“La musica dell’Istria”, evento che si terrà sabato 4 maggio prossimo (con inizio alle ore 17:00) al ristorante “Perché” di Roncade (Treviso), sarà il seguito di una serie di fortunati incontri culturali ed enogastronomici che il locale insieme all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia del Veneto organizza da qualche anno per far conoscere meglio la storia e l’identità culturale dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.

“La musica dell’Istria” è un titolo che evoca i tanti suoni musicali, dal paesaggio alle bellezze artistiche, che poeticamente connotano queste terre d’Oltreconfine, dal lungo passato condiviso con la nostra sponda dell’Adriatico. Cultura comune da riscoprire, dunque. E la musica è un ambito privilegiato per dare sostanza a questo proposito. Con tante figure da riscoprire: Uto Ughi è di famiglia piranese; Wilma Goich è di origini zaratine. Piero Soffici, grande autore di musica leggera negli anni ’60 (sua anche “Perdono” di Caterina Caselli), nacque a Rovigno. E poi ci sono tanti protagonisti di musica popolare, come il maestro Luigi Donorà, esule di Dignano d’Istria.

Sarà un vero e proprio “viaggio sentimentale” quello che il “Perché” ospiterà il 4 maggio prossimo, con i giornalisti Renato Malaman e Martina Vocci che, dopo la doverosa introduzione di Italia Giacca, coordinatrice ANVGD del Veneto e ispiratrice del tema, cercheranno di accompagnare il pubblico in una passeggiata nella storia e nel presente. Un viaggio in sospeso fra il passato e i giorni nostri che avrà come guida anche Francesco Squarcia, artista fiumano, strumentista di valore, tanto che per 35 anni è stato “prima viola” all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma. Squarcia che è anche un cantante di indubbie doti. Sarà lui ad intervallare il racconto con la sua musica.

Ospite d’onore della serata Abdon Pamich (un ritorno il suo al “Perché”), leggenda della marcia azzurra, campione olimpico nel 1964 a Tokyo e 40 volte campione italiano. A 90 anni suonati, Pamich, esule fiumano, sarà protagonista di un siparietto a sorpresa con l’amico Squarcia, nell’insolita veste di autore musicale.

Dopo il viaggio nella musica, la serata vivrà l’altro atteso momento: la cena tipica istriana proposta da Anna Maria Pellegrino, studiosa della cucina e volto familiare della trasmissione “Geo” su Rai3. Cena preparata a quattro mani con Luca Boldrin, cuoco del “Perché”. Si può partecipare anche soltanto all’incontro, previa prenotazione del posto.

Le prenotazioni alla cena (costo 42 euro) vanno fatte telefonando al ristorante “Perché”: tel. 0422 849015. L’artistica locandina che annuncia l’evento è opera di Giulia Faggin.

Viaggio sentimentale da Andrea Antico alle bitinade e le interpretazioni dal vivo dell’artista fiumano Francesco Squarcia, già prima viola all’Accademia Santa Cecilia. Ospite d’onore Abdon Pamich, nell’insolita veste di autore. L’evento sarà condotto dai giornalisti Renato Malaman e Martina Vocci, con Italia Giacca dell’ANVGD. Seguirà la cena istriana con Anna Maria Pellegrino

 

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