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La morte dell’umaghese Franco Sepich, leader dell’AIDO (Il Piccolo 12 lug)

TRIESTE Lo ricordano con molto affetto come un impegnatissimo divulgatore d’impegno sociale attraverso l’Associazione donatori organi (Aido), egli stesso aveva subito ben due trapianti di cuore. È morto l’altro giorno all’ospedale di Cattinara Franco Sepich, per 35 anni dipendente dell’Ente porto di Trieste.
Era nato a Petrovia, nei pressi di Umago in Istria, nel 1941. Nel 1988 aveva subito il primo trapianto di cuore, a Bergamo, e un’altra volta, sempre a Bergamo, nel 1997.
A 18 anni Sepich era già segretario provinciale delle Acli. In seguito ha ricoperto dal 1990 al 2000 il ruolo di presidente dell’Associazione cardio-trapiantati italiani (Acti) ed è stato per lungo tempo vicepresidente e poi presidente dal 2005 al 2008 della sezione provinciale dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi).
«È stato – ricorda proprio l’Aido – l’animatore principale dell’attività della sezione di Trieste, organizzando numerosi convegni (sul trapianto fra viventi, sulla posizione delle religioni monoteiste, sulle cellule staminali) e tavole rotonde, al fine di diffondere sempre più la cultura della donazione. È stato un punto di riferimento importantissimo per tutti i pazienti in attesa di trapianto e un maestro di vita per tutte le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarlo».

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