A cinquecento anni dalla nascita Andra Palladio, viene ricordato con il libro "Palladio Venezia e l'Istria", pubblicato da Piazza editore. Le autrici Ligi Roberto, nata a Cittanova d'Istria ma che oggi vive a Treviso e Isabella Ottobre, calabrese ma che oggi vive a Padova, hanno portato alla luce aspetti inediti del grande architetto.
Il geniale architetto viene colto non solo nella sua aulica veste d'artista ma anche nell'aspetto più umano, le sue emozioni di fronte alla bellezza dei luoghi che conosce o scopre, nel rapporto con la gente con cui viene a contatto, la vita di cantiere. Ed ancora sono narrate le vicende pubbliche e private di un personaggio che ebbe rapporti con i grandi del suo tempo. Lo vediamo imbarcarsi per l'Istria con un capomastro e un tagliapietre, a scegliere quella candida pietra che campeggia in quasi tutte le sue opere dal sobrio tracciato architettonico.Ligi Roberto lo accompagna in quelle terre tra Cittanova, Parenzo, Pola, tra antichi edifici che trasudano di arte e storia, domini dell'antica Roma e poi della Serenissima, e fa parlare il mestro che da prova delle sue profondissime conoscenze. Isabella Ottobre ne ripercorre la vita inserendoli in quello straordinario clima Rinascimentale, un esordio da modesto scalpellino in cui l'umanista e letterato Giangiorgio Trissino riconosce doti particolari insieme andranno a Roma, un binomio da cui nacque il Palladio architetto. A Padova stringeranno i rapporti con un grande mecenate: Alvise Cornaro. Quindi si sviluppa il suo percorso artistico concentrato sulle grandi ville evidenziando la bellezza delle sue opere di carattere universale dove prevale l'animo dell'uomo e la grandezza dell'artista. Come ebbe a dire Goethe "fu un uomo davvero interiore, e dall'interno divenne grande".
