La ferrovia Parenzana tra cicloturismo, storia e letteratura

Giovedì 16 marzo alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà una nuova video conferenza durante la quale
VALENTINO QUINTANA giornalista pubblicista, collaboratore di diversi quotidiani cartacei e online. Nutre un grandissimo amore per la storia, «maestra di vita». Già animatore di nostre conferenze e
SILVIO QUARANTOTTO virtuoso violinista, diplomato presso il Conservatorio di Trieste, solista e orchestrale in oltre trecento concerti. È docente di violino e musica presso il Liceo Musicale «Carducci-Dante» di Trieste ed è inoltre laureato in Archeologia,
ci parleranno de: 
LA PARENZANA
TRA CICLOTURISMO, STORIA E LETTERATURA
Un percorso narrativo tra storia e memoria di questa linea ferroviaria a scartamento ridotto che partendo da Trieste si inoltrava nella regione istriana raggiungendo Buie e in seguito anche Parenzo.
Con i suoi 123 km di sviluppo la Parenzana, è stata la più lunga linea a scartamento ridotto da 760 mm ad essere costruita dall’Austria.
I lavori iniziarono nel 1901 e finalmente il 1 aprile 1902 fu inaugurato il primo tratto da Trieste a Buie. Entro lo stesso anno veniva attivato il restante tratto fino a Parenzo.
Una ferrovia, che nelle intenzioni, avrebbe consentito la commercializzazione delle risorse produttive e agricole del territorio che, come speravano le popolazioni locali, avrebbe contribuito a far uscire la regione dalla sua endemica povertà.
La crisi degli anni Trenta le diede però il colpo di grazia: si preferì ripiegare sul nascente trasporto su autobus. La chiusura di tutta la linea venne decretata il 31 agosto 1935.
Nei suoi 33 anni di servizio, la Parenzana ha contribuito allo sviluppo economico dell’Istria. Oltre ai passeggeri, trasportava vino e olio d’oliva dalla zona di Buie e Montona, la pietra istriana, carbone e legna, e il sale da Pirano e Sicciole.
Oggi la tratta della Parenzana si snoda sul territorio di tre stati: Italia – 13 km, Slovenia – 32 km e Croazia – 78 km, dal confine tra l’Italia e la Slovenia fino a Parenzo, è stata trasformata in un percorso ciclabile e pedonale, che attira molti appassionati di attività all’aperto.
La parte slovena della Parenzana è stato asfaltata ed inserita nella rete delle piste ciclabili. Nelle tratte più belle, come ad esempio quello tra Capodistria ed Isola, che dopo il terrapieno si sviluppa proprio lungo la costa, la presenza di ciclisti, pattinatori, corridori è imponente ma non mancano nemmeno gli amanti delle passeggiate.
La parte croata si è conservata quasi integralmente e per tutta la lunghezza si sviluppa su uno sterrato dedicato alle attività ricreative, ottimo per le camminate o per la mountain bike.
Nella tratta tra Buie e Visignano si sono conservati, grazie anche ad opere di manutenzione, sei viadotti e sette tunnel che all’occorrenza offrono un po’ di riparo dal sole. Lungo la strada si trovano diverse piazzole di sosta e punti panoramici, a Levade, poi, è stato aperto il Museo della Parenzana. 
La videoconferenza sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.
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