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Kotor, piccola Venezia nel fiordo (La Repubblica 26 ago)

di Tomaso Clavarino

Incastonata tra mare e monti, la splendida città del Montenegro, cinta da mura del IX secolo, è una sorpresa a pochi passi dal confine croato. Un centro storico mozzafiato, una baia da favola

Verdi montagne a picco sul mare, piccole baie, sonnolenti paesini dalle strette vie lastricate, sono solo alcuni degli elementi che fanno della Baia di Kotor un posto davvero unico al mondo. Siamo in Montenegro, appena passato il confine con la Croazia.

Qui l'Adriatico si insinua nell'entroterra formando un "fiordo", anche se il termine non è propriamente esatto, di una trentina di chilometri. Il mare è di un blu intenso e i monti, che superano anche i mille metri d'altezza, si riflettono nelle sue acque creando un panorama che non a caso è stato inserito nel patrimonio naturale e culturale dell'Unesco. Una strada stretta e tortuosa corre lungo la costa attraversando cittadine come Herceg Novi, che non presenta grandi attrattive a parte una spiaggia sempre affollata di turisti in prevalenza serba e brutti casermoni che fanno ombra ad un grazioso centro storico ben conservato, e graziosi paesini come Perast. Palazzi d'epoca e ben sedici chiese contribuiscono a portare il visitatore indietro nei secoli quando questa zona era sotto il dominio veneziano.

A parte il piccolo museo di Perast, che narra la storia locale, le attrazioni principali di questa località sono le due isole che si trovano nelle acque del "fiordo" proprio di fronte al lungomare. La prima, l'isola di San Giorgio, ospita un monastero benedettino, mentre la seconda, l'isola della Signora dello Scoglio, creata artificialmente nel XV secolo, è sede dell'omonima chiesa eretta nel 1630. Qui ogni anno, il 22 luglio, si celebra una processione di barche durante la quale i cittadini lanciano pietre in mare rievocando la costruzione dell'isolotto. Continuando lungo la strada che costeggia tutta la baia si incontrano, una dopo l'altra, piccole spiagge, alcune di ciottoli altre con terrazzamenti in cemento, quasi tutte con piccoli capanni che sparano musica dance a tutto volume a qualsiasi ora del giorno. 

Al fondo del "fiordo" si trova l'omonima cittadina di Kotor, il luogo più famoso e visitato di tutta la baia. Entrata appieno nei circuiti del turismo di massa, Kotor, nonostante gli yacht e le navi da crociera attraccate al porto e le orde di turisti che si muovono come tanti sciami d'api tra le sue vie, rimane uno dei luoghi da non perdere del Montenegro.

Incastonata in uno scenario mozzafiato, cinta da mura del IX secolo e protetta alle spalle dal monte Lovćen, Kotor è un vero e proprio gioiello. Il suo centro è una ragnatela di stradine lastricate, piazzette assolate, caffè, ristoranti e chiese. Perdersi nelle sue strette viuzze è il modo migliore per visitare questa piccola cittadina. Se i troppi turisti vi spingono a scappare da Kotor, prima di dirigervi in direzione sud verso la costa adriatica e le località balneari di Budva e Sveti Stefan fate una deviazione e prendete la strada che, subito dopo il cimitero, si arrampica sul monte Lovćen. Venerata dai montenegrini, questa montagna, oltre ad ospitare il mausoleo di Petar II Petrović Njegoš, una delle figure più importanti della storia del paese, offre agli indomiti che decidono di sfidare i trentadue tornanti che portano alla vetta, uno dei panorami più belli di tutti i Balcani. Qui la vista spazia su tutta la baia fino all'Adriatico "vero e proprio".

Nota della Redazione del sito ANVGD: ci stupisce che l'Adriatico non venga chiamato Jadran !

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