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Josipović: dialogo interetnico, si può fare di più – 12set13

“Lo scontro che si sta consumando attorno alle insegne bilingui a Vukovar è un elemento di un problema più ampio che attiene al rapporto nei confronti delle comunità minoritarie in Croazia”. Così il Capo dello Stato, Ivo Josipović, che dopo aver commentato la vicenda davanti alle telecamere dell’emittente televisiva pubblica (HRT), annunciando l’intenzione di promuovere un dibattito pubblico che contribuisca a placare la situazione.

“Le insegne bilingui sono state affisse a Vukovar e lì devono rimanere, ma il problema di fondo è molto più importante. Le tabelle sono soltanto l’aspetto formale”, ha dichiarato ieri Josipović. A detta del Capo dello Stato “la chiave del problema risiede nel rapporto verso la comunità serba in Croazia. La questione inerente alla diffusione della tolleranza, della comprensione e dell’amicizia tra le persone di diversa nazionalità è un tema serio. Per quanto qualcuno desideri nascondere la testa nella sabbia – ha detto –, sembra che il tema richieda una seria discussione”.

Spiegando poi la sua iniziativa, Josipović ha precisato che non ha in mente un’azione diretta esclusivamente a discutere delle tabelle con scritte in caratteri cirillici o meno, ma aperta a temi globali, e precisamente “ai rapporti tra le comunità nazionali, ovvero tra maggioranza e minoranze”. “Credo – ha affermato il Presidente – che in questo ambito ci sia spazio per fare molti passi avanti”. In quanto invece alla proposta fatta dall’HDZ, che punta a definire l’uso dell’alfabeto cirillico nello Statuto cittadino di Vukovar, Josipović ha detto: “Non vorrei che con qualsiasi atto venga ridotta la portata dei diritti assicurati alle comunità nazionali dalla legislazione croata che rispetta gli standard europei”.

Dal canto suo, commentando le prese di posizione del Capo dello Stato, il presidente del Movimento per la difesa della Vukovar croata, Tomislav Josić, ha ribadito la “piena disponibilità al dialogo, ma non ai compromessi”. Ieri, va detto, i rappresentanti del movimento hanno coperto con dei teli neri i busti del primo Presidente croato, Franjo Tuđman e dell’eroe di Vukovar Blago Zadro “affinché non debbano guardare la vergogna che sta succedendo nella città”. Per quanto riguarda il prosieguo delle manifestazioni di protesta, Josić ha detto: “Saremo coerenti fino all’accettazione delle nostre richieste e alla proclamazione di Vukovar, luogo di particolare pietas”.

(fonte “la Voce del Popolo” 11 settembre 2013)

 

 

 

Nazionalisti croati coprono il busto dell’ex presidente Franjo Tuđman  perché “non veda” «la vergogna che sta succedendo nella città», ovvero le insegne in serbo (foto www.vecernji.hr)

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