ANVGD_cover-post-no-img

Istria e Dalmazia in pericolo: l’invasione turca secondo Caracci (Il Friuli 21 gen)

Il rapporto tra Occidente e Islam, a partire dalla dominazione araba della Spagna, cessata nel 1492 al termine della “reconquista” da parte dei re cattolici Ferdinando e Isabella, e dall’assedio di Vienna (1683), che pose fine al tentativo ottomano di occupare l’Europa, è sempre stato conflittuale. Al di là dei numerosi saggi storici, politici e sociologici che ben illustrano cause ed effetti del fenomeno, anche la letteratura spesso ha cercato di raccontare conflitti e dominazioni, contrasti, prevaricazioni, ribellioni e accoglienze. Ultimo, in ordine di tempo, è il volume “Due racconti ottomani” (Sbc edizioni), firmato dall’avvocato udinese Cristiano Caracci, che sarà presnetato il 3 febbraio alle 18 in Sala Ajace a Udine.

Da anni prestato alla scrittura, Caracci narra due vicende che ruotano entrambe intorno al tema del’incontro-scontro tra cultura occidentale e quella araba. Nel primo dei due racconti, Caracci illustra la storia delle colonie genovesi nel Mar Nero e nell’Egeo invase dai turchi e sottomesse all’Islam. In un crescendo di pathos, sono gli stessi protagonisti dell’assedio da parte della flotta ottomana a raccontare la crescente preoccupazione degli abitanti nel sentire avvicinarsi i suoni della battaglia, nello scorgere all’orizzonte la minacciosa presenza di vele nemiche.

Nella seconda parte del volume, invece, Caracci ritorna nei luoghi che ben conosce e che tanto ama dai tempi della sua prima fatica letteraria – “Né turchi né ebrei, ma nobili ragusei” – per raccontare l’invasione ottomana dell’Istria e del Friuli appartenenti alla Repubblica di Venezia attraverso gli occhi del giovane figlio del pittore Giovanni da Castua, autore , nella locale chiesa, di una celebre “danza macabra” che ricorda proprio i tragici momenti dell’invasione turca.

Valentina Viviani

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.