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Inaugurata la Mostra sul confine in armi

E’ stata inaugurata presso l’Unione Ginnastica Goriziana di Via Rispondo a Gorizia, la mostra fotografica “Immagini in armi sul confine orientale”, curata dall’Associazione Culturale Novecento e dal Centro Studi Carlo Alfredo Panzarasa di Trieste, con la collaborazione della Lega Nazionale e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Gorizia.

Alla presenza di un nutrito pubblico, del prefetto Maria Augusta Marrosu,  del sindaco di Gorizia Ettore Romoli, dell’assessore Cosma, del presidente dell’Università Popolare di Trieste Silvio Delbello ed altre autorità, a nome dell’Associazione Novecento Andrea Vezzà ha rammentato il ruolo svolto dalla Repubblica Sociale Italiana a difesa delle province orientali, abbandonate a loro stesse dopo l’armistizio e la fuga del Re.

“In questa strenua difesa del territorio patrio – ha affermato Vezzà -contro l’aggressione delle milizie del maresciallo Tito che aspiravano ad occupare la Venezia Giulia sino al fiume Tagliamento, nella battaglia presso la selva di Tarnova morirono oltre 80 giovani militi”.

Il presidente della lega Nazionale e dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, da parte sua, ha voluto sottolineare la giovane età dei militari della RSI, aggiungendo che “con la complicità di partigiani italiani comunisti si voleva far passare le nostre terre da una dittatura fascista a quella comunista, alla quale erano asserviti gran parte dei partigiani comunisti”, aggiungendo che “a diciotto anni un soldato può imbracciare un fucile solo per amore e non per odio”.

“Lo scopo della mostra –ha aggiunto da parte sua il sindaco Romoli – non è certamente quello di alimentare sentimenti di odio, ma di carità ed apprezzamento verso chi ha immolatola propria vita a difesa della nostra terra.”

La mostra, attraverso una cinquantina di fotografie – in gran parte inedite – introdotte da alcuni pannelli storici, illustra l’attività svolta dalle truppe della Repubblica Sociale Italiana per difendere le nostre province orientali sia dall’ingerenza politica delle autorità tedesche, arrivate in regione dopo l’8 settembre, sia dalle mire di conquista jugoslave. Un gran numero di scatti riguarda la Decima Flottiglia MAS.

Accanto alle fotografie vengono esposti documenti d’epoca e cimeli storici.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 15 dicembre, seguendo l’orario 9.30-12.30 e 15.30-18.30. L’ingresso è gratuito.

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