Fiume: ci fu anche la protesta all'Unione Postale Universale. Firmata dalla Croazia, si riferisce al francobollo italiano uscito, alla fine, il 10 dicembre 2007. La nota venne presentata all'UPU e quest'ultima l'ha condivisa, solo di recente, con tutti i Paesi membri.
“Siamo spiacenti di dover attirare l'attenzione dei Paesi membri dell'Upu sulla condotta inappropriata di uno di essi, ossia dell'Italia”. Comincia così il documento che la Croazia ha sottoposto all'Unione Postale Universale e che quest'ultima ha girato, ma solo di recente, agli altri aderenti. Riguarda il 65 centesimi “Fiume – Terra orientale già italiana”, alla fine uscito, dopo una serie di colpi di scena ed abbinato al bollettino illustrativo firmato dal presidente dell'Associazione libero comune di Fiume in esilio, Guido Brazzoduro, il 10 dicembre 2007. Due anni fa esatti.
“Essendo un dato di fatto -prosegue la nota- che la città di Rijeka fa parte del territorio della Croazia e che il contenuto del testo associato al francobollo in questione è estremamente oltraggioso per il popolo croato e, in sovrappiù, storicamente inesatto, consideriamo che l'emissione di francobolli di questa natura sia inappropriata e contraria all'articolo 8 della Convenzione postale universale, la quale prevede chiaramente che i soggetti e i temi dei francobolli debbano essere conformi allo spirito del preambolo della Costituzione dell'Upu e non avere carattere politico od offensivo per una personalità o un Paese”.
Nel documento viene espressa, inoltre, “profonda preoccupazione sul fatto che altri francobolli aventi carattere politico ed offensivo analogo possano essere emessi. La Croazia, d'altro canto, ha già presentato le sue lamentele e preoccupazioni alle autorità italiane”.
L'emissione era stata programmata per il 30 ottobre del 2007, e solo all'ultimo momento bloccata, ma non pochi esemplari avevano lasciato gli uffici postali, causando, oltre alla polemica politica, la speculazione economica. La successiva vendita generale, dopo gli strascichi di critiche, aveva chiuso il caso. Ma non, evidentemente, il confronto diplomatico.
(dal sito Vaccari News su segnalazione di Ferruccio Calegari)