Il travagliato iter di Piazza Martiri delle Foibe a Mira

Il consigliere Lucarda torna sull’intitolazione della piazza ferma nonostante la delibera approvata nel lontano 2003 «Ora basta perdere tempo»

«Sulla questione di Piazza Martiri delle Foibe a Mira scriverò al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non è possibile che dopo 18 anni non si sia giunti ad una intitolazione nonostante una delibera del consiglio comunale del 2003 che la istituiva». Ad annunciarlo è il consigliere fucsia Paolo Lucarda che scriverà anche al presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

Lucarda interviene dopo l’animata commissione di ieri sera in municipio. «Siamo fra gli ultimi Comuni della zona e in Italia», dice, «a dibattere sul fatto se sia opportuno a no dedicare una piazza o intitolare una via ai Martiri delle Foibe dopo che dal 2004 è stato istituito il giorno del Ricordo il 10 febbraio, in ricordo di quello che è successo sul confine orientale». Lucarda e altri consiglieri di opposizione stavolta sono decisi di andare fino in fondo. «La commissione», aggiunge, «è stata una ulteriore perdita di tempo. Sono anni che a Mira su questa questione si perde tempo. Ora chiederemo con una lettera che intervengano il presidente della Repubblica e anche il presidente della Regione Luca Zaia».

Ieri sera poi una accesa discussione c’è stata fra il rappresentante dell’Anpi e uno degli altri relatori che spiegavano il fatto storico. A decidere se intitolare la piazza o meno ai martiri delle Foibe dovrà essere alla fine la giunta. «Quello che è chiaro», conclude Lucarda, «è che il tempo è scaduto. Il Comune di Mira cercherà ancora dopo 18 anni di temporeggiare e questo per noi è inaccettabile». L’associazione dei Combattenti negli anni scorsi aveva proposto di intitolarla a Borbiago, ma l’Anpi si era opposta per la presenza vicina di un monumento ai martiri della Resistenza mirese. —

A. Ab.
Fonte: la Nuova di Venezia e Mestre – 10/12/2021

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