Il Ricordo si fa spazio nella toponomastica, ma non ovunque…

A Santa Maria di Sala, un Comune della Città Metropolitana di Venezia, vi è stata domenica 15 maggio l’intitolazione di una piazzetta ai Martiri Istriani, Giuliani e Dalmati, in un luogo che si trova proprio dietro la sede Municipale.

Qualche tempo fa Franco de Vidovich, socio del comitato provinciale di Venezia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, aveva formulato questa proposta a nome dell’Associazione che poi è stata accettata dall’Amministrazione Comunale.

Si è svolta, quindi, una cerimonia ufficiale a cui hanno partecipato il Sindaco di S. Maria di Sala, Nicola Fragomeni, il Presidente del Comitato Provinciale di Venezia dell’ANVGD Alessandro Cuk, numerose rappresentanze d’arma e di Associazioni, oltre ad una rappresentanza dei Cavalieri di S. Marco. Un sacerdote ha impartito la benedizione e poi vi è stato lo scoprimento della targa toponomastica.

Ha partecipato anche l’Orchestra dei Fiati del Veneto che ha eseguito l’inno nazionale ed altri brani musicali.

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Busto, il parco di via Foscolo intitolato a Norma Cossetto, vittima delle foibe

Sabato mattina si è tenuta la cerimonia di intitolazione, con la scopertura della targa. Presente anche Bruna Paoli, il cui padre perse la vita nella stessa foiba della giovane studentessa istriana

Da oggi il parco di via Foscolo ha il nome di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana sequestrata, violentata e uccisa dalle bande titine nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943.
Questa mattina – dando seguito alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso 10 febbraio, proprio in occasione del Giorno del ricordo dedicato alle vittime delle foibe – si è tenuta la cerimonia di intitolazione dell’area verde.

Oltre alle autorità, era presente Bruna Paoli, il cui padre perse la vita con il fratello nella stessa foiba di Norma Cossetto.

«Sono grato ai consiglieri comunali – ha affermato il sindaco Emanuele Antonelli – che hanno saputo andare al di là degli schieramenti e hanno approvato una mozione presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Non banale e non scontata».
«Norma Cossetto – ha aggiunto Antonelli – è morta perché la ragione ha lasciato il posto alla rabbia, perché la vita di una giovane donna non aveva alcun valore per i suoi aguzzini, perché la nostra società fatica a imporre il rispetto delle idee».

Sul pannello con il nuovo nome del parco è presente un Qr code che rimanda a una pagina del sito del Comune con la storia di Norma Cossetto e gli interventi del Consiglio comunale del 10 febbraio.
Un’iniziativa pensata in particolare per i più giovani: «Il nostro messaggio va a quanti costituiranno la struttura portante della società italiana e di Busto in particolare», ha concluso il sindaco.

Anche la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora ha ricordato la «decisione unanime presa da tutte le forze politiche, senza distinzioni. Diversamente da altre città, a Busto abbiamo avuto la forza di restare uniti. A Busto abbiamo superato negazionismi e interpretazioni parziali. Grazie alla prova di compattezza del Consiglio, chi si ritroverà a passeggiare in questo parco, soprattutto tra i più giovani, potrà ricordare il sorriso spento troppo presto di Norma Cossetto e tutte le vittime delle foibe».

La consigliera di Fratelli d’Italia Claudia Cozzi, che aveva illustrato la mozione in assise, ha ricordato le terribili violenze a cui è stata costretta Norma Cossetto. La giovane vittima, nel 2005, fu insignita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi della medaglia d’oro al merito civile.

Alla cerimonia di questa mattina era presente l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. Oltre ad assessori ed esponenti della maggioranza, c’erano anche i consiglieri di opposizione Maurizio Maggioni e Santo Cascio, capigruppo di Partito Democratico e Progetto in Comune.

Bruna Paoli aveva quattro anni e mezzo quando il padre e lo zio vennero gettati nella stessa foiba di Cossetto. «Ricordo il vescovo che benediva tutte le salme riesumate in una chiesa di Parenzo – ha detto –. In quel periodo era un tabù parlare di questi fatti, che ho potuto ricostruire qui in Italia».
Busto, e in particolare Borsano, accolse molti profughi provenienti dai territori dell’Istria e della Dalmazia.

La signora Paoli si è detta «felice ed emozionata di questa intitolazione, in memoria di tutte le persone che hanno sofferto come Norma Cossetto».
Nel parco di via Foscolo, da oggi c’è una targa con il nome di questo «simbolo della tragedia delle foibe, luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio».

Fonte: Varese Noi – 14/05/2022

Ventimiglia, i bambini della scuola primaria di Latte ricordano Antonio Orengo

Ventimiglia. Nella mattinata di giovedì 12 maggio si è svolta la cerimonia di intitolazione di una via, in frazione Latte, dedicata ad Antonio Orengo, giovane finanziere deceduto nelle foibe nel 1945.
Alla cerimonia, insieme alle autorità civili e militari, hanno partecipato anche gli scolari delle classi terza, quarta e quinta della scuola primaria di Latte.

I bambini, sensibilizzati dagli insegnanti che hanno raccontato loro la vicenda del giovane concittadino e dei tragici eventi sul finire della seconda Guerra Mondiale, hanno coralmente intonato l’Inno Nazionale e ciascuno di loro ha depositato una rosa sotto la targa: un fiore bianco, simbolo della giovinezza del finanziere e un fiore rosso come il sangue, simbolo di sacrificio.

La partecipazione alla toccante cerimonia è stata a completamento di una serie di attività didattiche, legate all’educazione civica, sociale, alla legalità e al rispetto. Attività svolte nelle classi sia in occasione del Giorno del Ricordo che in altri momenti durante l’anno scolastico. I genitori ringraziano sentitamente gli insegnanti per questa importante iniziativa.

Fonte: Riviera24 – 13/05/2022

Il Messaggero Veneto – 11/05/2022
Settegiorni – 06/05/2022
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