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Il presidente ANVGD sui nuovi studi sull’esodo (Inform 15 gen)

ROMA – Il Presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) Lucio Toth commenta favorevolmente la nuove ricerche storiografiche in corso in Croazia che metterebbero in luce una vera e propria distruzione della città di Zara ad opera dei bombardamenti alleati.

Toth richiama in particolare le ricerche di Tvrtko Jakovina – illustrate in un intervento dello studioso pubblicato dal giornale croato “Globus” – sugli oltre 50 bombardamenti angloamericani ai danni di Zara, nel periodo tra il 1943 e il 1944. “Bombardamenti di cui fu e resta incomprensibile la ragione strategica, – scrive Toth – e che determinarono, insieme con l’occupazione dei partigiani di Tito, l’esodo della popolazione italiana autoctona verso l’Italia, confluito in quell’unico esodo degli italiani dalla Venezia Giulia a fronte delle violenze e della repressione snazionalizzatrice del nuovo regime jugoslavo”.

Il presidente dell’ANVGD segala che questi eventi sono stati soggetti “per molti decenni da una pesante coltre di silenzio”, se si escludono le ricerche di “pochi storici, come gli zaratini Oddone Talpo e Sergio Bricic”, confermate dalle testimonianza degli esuli italiani da Zara. “Lo studio di Jakovina ha il pregio di inserire la distruzione di Zara nel contesto della strategia alleata verso l’Italia e l’Europa occupata dai tedeschi, – afferma Toth – tenendo conto dei progressi della storiografia britannica, che non esita a porre in dubbio non solo la moralità, ma la stessa efficacia dei bombardamenti a tappeto sulle città (Dresda, Amburgo, Colonia, ecc.), che causarono tante vittime innocenti tra la popolazione civile”. “Ora si apre forse un nuovo capitolo nella ricerca storica – conclude il presidente dell’ANVGD. -Zara, i suoi abitanti esuli e le sue vittime dimenticate attendono ancora di venire riconosciuti”. (Inform)

 

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