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Il G8 degli Esteri a Trieste (Il Piccolo 25 giu)

TRIESTE Chissà se i titolari dei Ministeri degli esteri che da oggi si riuniscono per il vertice G8 sfodereranno «audacia» e «felicità», come ha chiesto il presidente francese Nicolas Sarkozy ai propri ministri del suo nuovo governo, frutto di un valzer di poltrone dopo le elezioni per l’Europarlamento.
Certo è che l’assenza a Trieste del segretario di Stato Usa Hillary Clinton dopo la frattura del braccio destro mercoledì della scorsa settimana a Washington e il mancato arrivo della delegazione iraniana se da un lato hanno tolto spessore, anche «mediatico» all’evento, dall’altro non hanno ridotto la nutrita scaletta dell’incontro né influito numericamente sulla massa di ministri, «feluche» e assistenti in arrivo nel capoluogo giuliano. Oltre 40 infatti le delegazioni: con gli otto Grandi (Clinton sarà rappresentata dal «numero 3» del Dipartimento di Stato William Burns) saranno presenti ai lavori anche gli esponenti del cosiddetto G5 (Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica) più l'Egitto, di organizzazioni internazionali, istituti finanziari e altri organismi, in base alle tematiche delle singole sessioni. In primo piano l'Afghanistan e, inevitabilmente il Pakistan, dalle cui aree confinarie talebani e membri di Al Qaeda s’infiltrano nel Paese vicino e sferranno anche attacchi nelle province di Islamabad. Accanto ai due ministri degli Esteri direttamente interessati, l'afgano Rangin Dadfar Spanta e il pachistano Makhdoom Mahmood Qureshi, ci saranno quindi tra gli altri anche i «colleghi» di India, Russia ed ex repubbliche sovietiche dell'Asia Centrale. Nonostante l’abbandono di Hillary Clinton, la delegazione statunitense si presenta numerosa e di altissimo livello, con un’agenda molto fitta. Al posto dell’ex First Lady c’è quale capo delegazione il sottosegretario per gli Affari politici William Burns, affiancato dall'inviato Usa in Afghanistan e Pakistan Richard Holbrooke, da poco rientrato da una missione nella regione e già mediatore nei Balcani, e quello per il Medio Oriente George Mitchell. Gli Stati Uniti avranno nell'ambito del G8 di Trieste anche incontri ravvicinati con la Russia «su una serie di temi di comune interesse», compreso quello della sicurezza dell'Europa. L’ha dichiarato ieri a Washington l'incaricato del Dipartimento di Stato per gli Affari con Europa ed Eurasia Philip Gordon: sarà a Trieste. Anche il Giappone ritiene che l'assenza del segretario di Stato non leda l'evento che «resta ancora molto importante», per nodi quali Corea del Nord, Iran, Medio Oriente e lotta alla pirateria («per la prima volta di un G8»). (p.p.g.)
 

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