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Il dalmata Missoni, simbolo della moda italiana (Il Piccolo 11 set)

TRIESTE Nato a Ragusa, in Dalmazia, l’11 febbraio del 1921, Ottavio Missoni è oggi uno dei più famosi stilisti italiani. Trasferitosi a soli sei anni a Zara, vi rimase sino al 1941, quando ventenne fu chiamato alle armi per prendere parte alla Seconda guerra mondiale. Catturato e fatto prigioniero dalle truppe inglesi in Egitto, durante la battaglia di El Alamein, fece ritorno a casa nel 1946, ma non potendo rientrare a Zara (la città era stata rasa al suolo) raggiunse la sua famiglia a Trieste. Dove, peraltro, aveva già trascorso del tempo in precedenza, visto che sua madre, la contessa Teresa de Vidovich, aveva deciso di iscriverlo al liceo Oberdan. La sua strada, però, non sarà poi quella degli studi: fonda in città un primo laboratorio di maglieria, assieme a Giorgio Oberweger, campione azzurro del lancio del disco. È solo il primo passo di una luminosa carriera nel mondo della moda. Seguono il trasferimento a Gallarate, le passerelle milanesi e il successo della sua Missoni spa, casa di moda di altissimo profilo.

Ottavio Missoni, sposatosi con Rosita Jelmini nel 1953 e dalla quale ha avuto tre figli, ha lasciato il segno anche nell’universo sportivo italiano: ottimo quattrocentista, vincitore di vari titoli nazionali, ha partecipato alle Olimpiadi di Londra nell’estate del 1948. Nel 1986 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica. (m.u.)

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