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I lavori dello ”Stato libero di Fiume” (Voce del Popolo 14 nov)

FIUME. La Sala mostre della Comunità degli Italiani è riuscita a stento a contenere il folto pubblico che lo scorso giovedì ha partecipato all’assemblea solenne dell’Associazione “Stato Libero di Fiume”, in occasione del suo quinto anno di vita, nell’ambito della quale si è svolta una tavola rotonda in onore di due importanti anniversari del capoluogo quarnerino: i 350 anni dello Stemma fiumano e i 290 del Porto franco.

Come ha rilevato Danko Švorinić, presidente dello “Stato Libero di Fiume”, l’Associazione si è sempre impegnata nella riattivazione dell’identità fiumana, organizzando attività culturali e sportive, iniziative editoriali, oltre a essersi affermata come l’unica organizzazione che si occupa attivamente della salvaguardia delle peculiarità fiumane. La novità di quest’anno è rappresentata – ha proseguito Švorinić – dall’inserimento dell’interculturalità nel campo di attività dell’Associazione, nell’ambito della quale è prevista nel 2010 la partecipazione dello “SLF” al simposio internazionale sull’interculturalità, organizzato dall’Università di Graz.

La tavola rotonda si è aperta con la questione inerente alla definizione del concetto di fiumanologia. Ernie Gigante Dešković, co-redattore della collana “Fiumanologia”, si è soffermato sul fatto che una parte rilevante della documentazione storica su Fiume (riferendosi in particolare agli archivi storici presenti in America) si trova tuttora al di fuori del capoluogo quarnerino. Secondo Gigante Dešković, il motivo di tale situazione va ricercato nella specificità dell’eredità storica fiumana, che ha fatto sì che taluni frammenti non siano mai diventati parte integrante della storia nazionale dei Paesi nei quali Fiume si trovava o si trova. Il compito della disciplina della fiumanologia – ha concluso il vicesindaco di Abbazia – è di fare luce e di rendere accessibili i periodi della storia fiumana, ingiustamente omessi dai regimi politici che si sono avvicendati nel corso dei secoli a Fiume. Gigante Dešković ha aggiunto che la terza raccolta di saggi “Fiumanologia” (pubblicata entro la fine del 2009) verrà tr
adotta in croato e inglese, in seguito al forte interesse dimostrato da parte di numerosi studiosi canadesi e americani. In questo senso, Zlatko Moranjak, membro dello SLF, ha annunciato la fondazione, l’anno prossimo, dell’istituto di Fiumanologia.

Nella seconda parte, dedicata al 290.esimo anniversario del Porto franco, Željko Bartulović, della facoltà di Giurisprudenza, ha spiegato il contesto storico-politico nel quale è avvenuta la decisione da parte di Carlo VI di proclamare Fiume Porto franco, prendendo successivamente in esame gli impatti socio-economici scaturiti da tale ordinanza. Il professore ha espresso la sua costernazione in relazione al fatto che le autorità cittadine non abbiano fatto nulla per commemorare tale significativa ricorrenza, scordandosi peraltro del 90.esimo anniversario della Città di Sušak, che ricorre pure quest’anno.

L’intervento di Predrag Miletić è stato incentrato sul significato dello Stemma fiumano per gli abitanti del capoluogo quarnerino, sulla sorte sfortunata dell’aquila “decapitata”, nonché sull’iniziativa di ripristino della statua raffigurante l’aquila bicipite sulla Torre civica. In relazione a quest’ultimo argomento, Miletić ha criticato l’atteggiamento ambiguo del sindaco Vojko Obersnel, il quale ha dapprima sostenuto pienamente tale ammirevole iniziativa, per poi bollarla recentemente come un “progetto non prioritario”. Miletić ha corroborato il suo disappunto con il fatto che l’amministrazione cittadina abbia dato la precendenza all’acquisto della Galeb, l’ex nave di Tito, e ad altri monumenti non collegati direttamente con la storia fiumana (come la statua a Jan Palach). “Si tratta di atti che indicano, purtroppo, da una parte, la noncuranza della Municipalità (la mancata celebrazione degli anniversari), e dall’altra il persistere di una, una storiografia ufficiale colma di interpretazioni erronee”, ha concluso Miletić.

Al termine del dibattito i rappresentanti dello “Stato Libero di Fiume” hanno consegnato i tradizionali riconoscimenti a Ilaria Rocchi (assente) e a Ernie Gigante Dešković, meritevoli per la promozione dell’identità fiumana.

Monica Kajin Benussi

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