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I dalmati ricordano Crali e Miletti, artisti del Futurismo (il Piccolo 16 set)

TRIESTE. Unire in un solo testo la fantasia e la creatività di due artisti appartenenti al mondo del Futurismo, originari entrambi della località di Igalo, in Montenegro, e per giunta cugini. Questo l’obiettivo del libro presentato ieri da Renzo de’ Vidovich, nell’ambito del 56.o raduno dei dalmati a Trieste.

I due artisti sono Tullio Crali e Vladimiro Miletti. Il primo, nato nel 1910, considerato il massimo rappresentante dell’aeropittura italiana, fu uno dei principali aderenti al movimento creato da Marinetti. La sua pittura si esprime soprattutto attraverso acquarelli con forme geometriche stilizzate, composizioni polimateriche a soggetto cosmico, cartelloni pubblicitari e bozzetti di moda futurista. Morì a Milano nel 2000. Vladimiro Miletti, classe 1913, partecipò a Roma alla mostra internazionale dell’arte organizzata da Marinetti. A Trieste pubblicò numerosi libri, lavorando anche a trasmissioni radiofoniche della Rai. Morì a Trieste nel 1998.

«Sull’attività sia di Crali sia di Miletti esistono dei testi – ha detto Renzo de’ Vidovich nel corso della presentazione, svoltasi al Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata – ma in opere separate. Noi abbiamo voluto accomunarli in un libro che ne integra le capacità espressive».

Ieri c’è stato anche un dibattito sui traffici fra Trieste e la Dalmazia. Renzo Codarin, già presidente dell’Aeroporto giuliano, ha svolto un’ampia relazione sul tema degli scambi fra il capoluogo regionale e la costa orientale dell’Adriatico.

Oggi alle 11, all’Archivio di Stato di via La Marmora, apertura della mostra «Trieste e la Dalmazia». (u. s.)

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