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Gulli eroe calabrese a Spalato (Gazzetta Sud 28 gen)

di Gianfranco Cordì

Il Consiglio regionale della Calabria in collaborazione con il Dipartimento "Pau" dell'Università mediterranea e l'associazione nazionale "Dalmata", ha organizzato, nella sala "Giuditta Levato", il convegno nazionale sul tema "Dalmazia e Calabria unite nel nome di un eroe sconosciuto: Tommaso Gulli".

Ha portato i saluti il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. «Questo convegno va nella direzione della promozione culturale – ha detto Nicolò – fortemente voluta dall'Assemblea legislativa. Noi tendiamo alla riscoperta di personaggi che hanno avuto un ruolo nella nostra comunità. In questo senso anche la politica deve fare la sua parte».

Dopo la proiezione di un filmato di una intervista relativa al convegno, è intervenuto il prof. Edoardo Mollica, responsabile scientifico "Laborest" della Mediterranea: «Questa iniziativa rientra nelle attività di studio e di ricerca che il nostro dipartimento sta portando avanti da anni. Noi intendiamo promuovere il recupero della memoria attraverso la storia dei personaggi che hanno vissuto nel nostro territorio. Tommaso Gulli, che va letto "Gullì" con l'accento sulla "i" finale, è un personaggio che appartiene a pieno diritto alla comunità nella quale è nato. A lui la nostra città ha intestato scuole e vie». Dalla prof. Antonella Postorino, coordinatrice del "LaboReg" della Mediterranea una confessione: Ha detto:

«L'idea di questo convegno è nata dal mio incontro con Guido Cace che il 23 giugno a bruciapelo mi ha chiesto: "Ma tu conosci Tommaso Gulli?". Una volta tornata a Reggio ho iniziato a documentarmi. E ho compiuto un giro della città per approdare nei luoghi della memoria che riguardano Tommaso Gulli».

Ed è stato proprio Guido Cace, presidente dell'Associazione nazionale "Dalmata" a ricordare: «Nel 1920 c'era una nave italiana, la "Puglia", approdata nel porto di Spalato. Il nostro governo aveva infatti imposto la presenza di una nave militare. Durante una libera uscita ci fu uno scontro fisico tra alcuni marinai italiani e gruppi di slavi. Il comandante Gulli scese dalla nave per pacificare gli animi ma qualcuno dalla folla sparò. Con lui morì anche un motorista che lo accompagnava. Gulli rimane una figura eccezionale dal punto di vista umanitario».

Dopo la proiezione del video "L'esodo ignorato" (relativo alle vicende della vita di Tommaso Gulli) è intervenuto Renzo De Vidovich, vicepresidente dei "Dalmati Italiani nel Mondo", il quale ha affermato: «Noi siamo italiani di

Dalmazia: siamo esuli. Tommaso Gulli è importante perché si trovava in Dalmazia in missione umanitaria. Egli si trovava su una nave-appoggio che serviva per fornire pasti caldi a slavi e italiani. Questa nave aveva due gabinetti dentistici e due gabinetti per la tubercolosi. Gulli era un uomo molto amato dalla popolazione. Chi gli sparò doveva essere stato certamente un provocatore. La sua presenza, infatti, era così autorevole che non aveva bisogno affatto di essere protetta».

È infine intervenuto lo storico Agazio Trombetta, deputato di Storia Patria per la Calabria, che ha tracciato un breve profilo biografico di Tommaso Gulli nel suo percorso di vita in Dalmazia e in Italia.

(courtesy MLH)

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