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Francobolli e sovrastampe dei territori orientali (vaccari.it 07 feb)

Se le sovrastampe per Fiume, introdotte nel 1918-1919 sui francobolli di Ungheria, sono articolate e complesse (senza dimenticare i rischi delle falsificazioni), non è che la situazioni migliori con il secondo dopoguerra. La città del Quarnaro e, più in generale, tutta l'area contesa tra Italia e Jugoslavia, ha originato un'ampia serie di produzioni. Vuoi per situazioni oggettive, politiche, militari e tecniche, vuoi pensando ai filatelisti.

Solo concentrandosi sul periodo compreso tra il 1945 e il 1947 e solo esaminando le attività dirette da Belgrado, Damir Novaković è riuscito a scriverne per 912 pagine. È il volume, in inglese, “Stamps and postal history of Trieste, Pola, Fiume, Istria and Slovene Littoral under Yugoslav military administration”.

Sotto esame sono la storia e la storia postale locali, indispensabili per capirne un po' di più. E poi su ogni serie -comprese quelle italiane sovrastampate dai titini, ad esempio, “Istra” e “Trieste”- lo studio specializzato su ogni varietà e versione individuata, con forti ingrandimenti per visualizzare quelle caratteristiche della vignetta o della sovrastampa che fanno la differenza. Sia per i francobolli ordinari, provvisori o definitivi, sia per i segnatasse e gli interi. Tra gli approfondimenti, la lente si pone su tariffe, uffici attivi, annulli, etichette, censure, bolli di esenzione e militari. Le valutazioni sono a punti, e oggi un punto equivale ad un euro.

Le immagini, a colori, permettono di apprezzare i non pochi documenti postali dell'epoca mostrati, in grado di raccontare, attraverso i segni ed i testi, il dramma all'interno di un dramma più generale. Il prezzo di copertina ammonta a 80,00 euro.

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