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Foibe sconosciute più a destra che a sinistra (clandestinoweb.com 01 feb)

01 feb . – Le Foibe? Un episodio della storia recente sconosciuto. Almeno per sei italiani su dieci, che affermano di non sapere nulla delle rappresaglie dell’esercito del maresciallo Tito a danno dei civili italiani alla fine della Seconda guerra mondiale. Ancora peggio va per l’esodo istriano-giuliano-dalmata, conseguenza di quegli eccidi, noto appena a 15 persone su 100. È quanto emerge da un sondaggio realizzato per conto dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia dall’istituto Ferrari-Nasi& Associati su un campione nazionale rappresentativo di 500 individui adulti.

L’intento, a due anni da un’indagine identica, era di verificare il grado di conoscenza degli avvenimenti storici che ebbero luogo nei territori di confine fra Italia e Iugoslavia. Il risultato mostra che il livello di informazioni, già basso nel 2008, scende ulteriormente. Solo il 37,7 per cento degli intervistato ha mostrato di sapere cosa sono le foibe e cosa hanno rappresentato nella storia d’Italia (due anni fa erano il 40,6 per cento). Ma se questo calo rientra nella possibilità teorica di fluttuazione statistica, senza appello il risultato sul grado di conoscenza dell’esodo giuliano-dalmata, passato dal 23,5 al 15,6 per cento. Gli uomini sembrano essere più informati delle donne, specialmente al Nord e tra le persone più istruite. Ma solo il 40 per cento dei laureati mostra di sapere delle foibe, appena il due per cento in più della media. Unica “sorpresa” positiva, il fatto le foibe sia più noto fra i giovani dai 18 ai 35 anni (41 per cento), mentre accade il contrario per l’esodo, molto probabilmente per il ricordo diretto delle classi di età più avanzate dei profughi che negli anni ’50 fuggirono dalle terre di confine. Politicamente, poi, il sondaggio smentisce un luogo comune secondo cui nel centrodestra sarebbe maggiore la conoscenza di questo fenomeno: divisi per partito, coloro che non sanno cosa siano le foibe sono per lo più del Pdl (24,8 per cento), mentre quanti non ne hanno neppure mai sentito parlare si definiscono di destra radicale (44,6 per cento). Un dato, quello relativo al Popolo della libertà (il valore su entrambi i quesiti è inferiore al dato nazionale) che il sondaggio aveva già rilevato due anni fa, soprattutto per Forza Italia, ma che oggi assume un peso ancora maggiore se si considera che oggi una larga componente del partito è composta da ex An, che hanno sempre fatto un punto di principio della questione istriano-giuliano-dalmata. Mostrano invece un’ottima conoscenza gli elettori leghisti: i simpatizzanti del Carroccio fra quelli intervistati che hanno dato la risposta esatta sono stati 70 su 100, quasi il doppio della media nazionale.

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