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”Foibe negate, intervenga la Corte dei conti” (Il Piccolo 31 mar)

Una denuncia alla Corte dei Conti, per rispondere di «uso improprio di pubblico danaro». Sarà questa la reazione della Lega nazionale nel caso «pubblici amministratori continuino a invitare storici negazionisti o giustificazionisti nell’ambito del Giorno del Ricordo (il 10 febbraio è dedicato al ricordo di foibe e l’esodo secondo una legge dello Stato, votata in modo bipartisan dal Parlamento, ndr)».

L’annuncio è stato fatto ieri dal presidente della Lega nazionale, l’avvocato Paolo Sardos Albertini: «Purtroppo oggi, a distanza di decenni, c’è ancora chi si ostina a ingiuriare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo – precisa – ma almeno lo faccia pagando di tasca propria e non utilizzando risorse messe a disposizione dalla collettività e che dovrebbero avere ben altra e migliore destinazione».

Il problema, già sollevato nelle scorse settimane dall’Unione degli istriani, che aveva severamente criticato l’organizzazione di convegni «nel corso dei quali si è sciaguratamente proposta – aveva affermato in più occasioni il presidente dell’Unione degli istriani, Massimiliano Lacota – la tesi negazionista», è stato ripreso dalla Lega nazionale per volontà di Sardos Albertini. «Nessuno può fingere di non sapere che 350mila persone hanno dovuto abbandonare le loro terre – dice Sardos Albertini – e che dalle 10mila alle 20mila hanno perso la vita, vittime della violenza ideologica. Allestire con danaro pubblico convegni che accolgono tesi che non rispettano la storia significa commettere un illecito».

Lacota annuncia invece «la prossima convocazione di una pubblica assemblea per affrontare l’argomento». Giulio Staffieri, a nome della Federazione Grigioverde, annuncia la possibilità di una «clamorosa azione di protesta della Federazione se l’ingiuria alle vittime di foibe ed esodo dovesse ripetersi». (u. s.)

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