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Fiume: grave cacciatore attaccato da orso (Il Piccolo 15 nov)

di ANDREA MARSANICH

FIUME Era appostato in un’ area boschiva, i sensi tesi nel percepire il minimo segnale che indicasse la presenza della preda. Improvvisamente ha notato quel cucciolo d’ orso a pochi metri di distanza e subito dopo è stato come investito da un tir. Anzi peggio.

L’ orsa gli è piombata addosso, è stato morso e graffiato più volte, riuscendo a liberarsi a stento da quell’ abbraccio mortale. Dolorante e sanguinante, ha avuto le residue forze per camminare una trentina di metri, giungere su una strada sterrata e quindi chiamare i colleghi.

Sime Kardum, cacciatore di 82 anni, è attualmente ricoverato all’ ospedale fiumano di Susak, precisamente nel reparto di terapia intensiva del dipartimento di traumatologia. È stato operato poche ore dopo l’ attacco e i medici l’ hanno dichiarato fuori pericolo di vita. Le sue condizioni sono stabili, viene costantemente tenuto sotto controllo per evitare che possa insorgere un’infezione. Poi avrà anche bisogno di un trapianto cutaneo, essendo la pelle staccata da più parti, in primis coscia sinistra, torace e testa.

L’ attacco è avvenuto sabato mattina nel bosco di Breza, tra le località di Castua e Klana e dunque a non più di una ventina di chilometri da Fiume. La notizia dell’ aggressione ha suscitato parecchio clamore nella regione quarnerina e nel resto della Croazia, anche perché è avvenuta a pocha distanza da Fiume, in una zona solitamente frequentata dai raccoglitori di funghi. L’ altro ieri una dozzina di doppiette della società venatoria Lisjak di Castua ha voluto partecipare ad una battuta di caccia a selvaggina ungulata. Nonostante l’ età, Kardum si è unito al gruppo, addentrandosi con cautela nel bosco, con il più vicino collega che si trovava ad un centinaio di metri dall’ anziano cacciatore.

Il dramma si è consumato in pochi secondi e, secondo gli esperti, l’ ottantenne è stato anche fortunato poiché l’orso avrebbe potuto ucciderlo. Le orse sono infatti molto pericolose quando hanno accanto i cuccioli e non esitano ad attaccare i malcapitati, nel timore che gli esseri umani possano fare del male alla loro prole. È stato così anche nel bosco a 3 chilometri da Castua, con Kardum che ha perso parecchio sangue per le ferite riportate.

Il guardiacaccia della società Lisjak, Franjo Trtolja, ha ispezionato assieme alla polizia l’ area dell’ aggressione, confermando ai giornalisti che l’ attacco è stato scatenato dalla presenza di un orsetto e della sua genitrice nella zona scelta dall’ ottantenne. I due irsuti animali si sono dileguati, ma non si esclude che possano essere ancora in zona.

«Sappiamo che Kardum è riuscito a sparare un colpo di fucile in aria, nel tentativo di spaventare il bestione ma senza successo – ha detto Trtolja – i primi soccorsi gli sono stati prestati dagli altri cacciatori e quindi si è avuto l’immediato trasporto all’ospedale. Posso confermare che in Croazia gli attacchi di orso all’ uomo sono eventi molto rari».

Una dozzina d’ anni fa un episodio simile si è verificato in Gorski kotar, l’ area montana alle spalle di Fiume: un uomo che raccoglieva funghi venne ridotto a mal partito da un orso (probabilmente una femmina), che gli procurò ferite poi curate con qualche decina di punti di sutura in varie parti del corpo.

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