LETTERE
In merito all’articolo apparso nel mese di ottobre sul nostro quotidiano, inerente il furto e la sostituzione della Bandiera Italiana con quella Slovena nel mio giardino a San Dorligo della valle, informo questi bravi soliti «ignoti», che ho provveduto a issarne una un po’ più grande sul tetto della mia abitazione. Spero qualcuno non noleggerà ora un bombardiere per distruggerla, comunque tengo a precisare nuovamente, che io e la mia famiglia rispettiamo la minoranza slovena come rispettiamo tutti i popoli esistenti in questo nostro mondo.
Purtroppo, il nostro Sindaco, la sig.ra Premolin, ha evitato di commentare l’accaduto, ma la posso capire, i voti sono importanti e nonostante tutte le promesse non mantenute e dopo i vari flop, senso unico approvato successivamente ad una assemblea con i cittadini interessati e mai istituito (S.P. 20 Domio/San Giuseppe) e il «bidone» della raccolta dei rifiuti, lei è ancora al potere e comanda il nostro Comune.
Amici della minoranza slovena, la mia famiglia ha il pieno rispetto per tutti voi, ma esigo e credo di avere il diritto di pretenderlo anche io da voi. Se a qualcuno dà fastidio il Tricolore, venga da me, mi suoni al campanello e magari davanti a un caffè mi parli tranquillamente e serenamente e forse poi tante persone, potrebbero cambiare idea e sentirsi molto più amici di quanto oggi, crediamo di essere.
Siamo in Italia, siamo residenti in una provincia Italiana e questo è un dato di fatto, a qualcuno non può piacere, ma tutti abbiamo la fortuna di poter scegliere come dove e con chi stare, questa si chiama democrazia.
Non si deve avere paura di dire quello che si pensa, il buio della notte nasconde l’uomo, ma il gesto chiaro come il sole è stato visibile a tutti, spero sia stato solamente un attimo di follia individuale e che come tale resti isolato.
Maurizio Cudicio
