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FederEsuli: Napolitano scrive a Codarin

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della visita a fine mese a Trieste, ha inviato una missiva a Renzo Codarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli, sottolineando come  “il programma prevede una serie di eventi intesi a mettere in luce e valorizzare le nuove prospettive di una città e di una regione che sono divenute crocevia di scambi umani, economici e culturali e che hanno saputo farsi punto di riferimento di iniziative rivolte al futuro della scienza e della ricerca in una proiezione sempre più internazionale”.

Quasi a ribadire – commenta Renzo Codarin “che questa vocazione all’innovazione e alla scienza non è solo una questione che riguarda Trieste e il Friuli Venezia Giulia ma investe, di fatto, l’intero Paese e ci pone tutti di fronte a nuove responsabilità, anche come Associazioni degli Esuli”.

Nella seconda parte della lettera, infatti, il Presidente ribadisce concetti già espressi in occasione del suo discorso al Quirinale del 10 Febbraio scorso, Giorno del Ricordo. E infatti, scrive: “Colgo questa occasione per sottolineare la coerenza fra la salvaguardia di una memoria che non vogliamo e non dobbiamo dimenticare e la capacità di guardare ad un futuro di collaborazione per vincere insieme le sfide del mondo globale. A tale proposito, ricordo che nelle scorse settimane ho, a più riprese, espresso il mio memore pensiero nei confronti delle vittime di allora e, al contempo, ho voluto constatare con compiacimento come i valori condivisi della pace, dell’amicizia e della fruttuosa collaborazione caratterizzino oggi le relazioni fra i popoli della regione”.

Il bisogno di darsi nuove direttrici di sviluppo, è uno dei temi di fondo che la Federazione sta affrontando negli ultimi anni, non senza sofferenze e divisioni, ma decisa più che mai a delineare un nuovo ruolo per genti che portano in sé il seme di culture ricche di scambi e processi osmotici nel corso della storia dell’Adriatico orientale.

Seguendo questo spirito – ha dichiarato ancora Renzo Codarin – vogliamo palesare ai maggiori schieramenti che si presentano alle elezioni del prossimo aprile, i punti fondamentali del nostro impegno e delle nostre richieste affinché ne prendano atto. Questo è il nostro impegno, che anche nelle parole del Presidente trova conferma e fondamento. L’Adriatico, culla di civiltà, potrà ritrovare la giusta armonia solo nel rispetto di tutte le sue componenti e della loro storia. Noi ne facciamo parte, in modo forte, ed è quanto vogliamo continuare a ribadire, non solo attraverso la politica ma anche con il capillare lavoro a livello culturale, civile ed umano”.

 

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