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Fasana, il Comune ritarda i contributi alla Comunità Italiana – 14ott13

Dimenticanza, disattenzione, svista in buona fede? Oppure rivalsa degli amministratori comunali nei confronti della Comunità degli Italiani? Queste le domande che molti a Fasana si pongono da quando, lunedì scorso, si è appreso che la locale organizzazione dei fasanesi di nazionalità italiana è l’unica associazione operante sul territorio cui il Comune non ha ancora versato alcun contributo, naturalmente previsto nel bilancio 2013.

La questione riguardante la mancata erogazione dei contributi a favore della locale CI è stata sollevata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale dal rappresentante della Dieta Democratica Istriana, Raul Marsetič, arrivato ad accusare i vertici (socialdemocratici) del Comune di revanscismo nei confronti della Comunità degli Italiani, la cui simpatia verso la DDI sarebbe nota.

Ascoltate le parole del consigliere, il sindaco ha respinto immediatamente le accuse, spiegando che “l’erogazione dei contributi è saltata per una semplice disattenzione del personale dell’ufficio amministrativo” e che “non è possibile accusare questa amministrazione di rivalsa, visto che qualche anno fa siamo stati noi a portare le dotazioni a favore della CI dalle 10 alle odierne 50mila kune”.

Sulla faccenda si è espressa ieri anche Claudia Valente Novak, presidentessa della Comunità degli Italiani di Fasana che, nonostante voglia credere nella buona fede del primo cittadino, si è comunque chiesta “come mai soltanto la nostra organizzazione è stata penalizzata dalla svista del Comune?” “Ad ogni modo, ripeto, spero si sia trattato di una semplice svista e non di rivalsa, non tanto nei confronti della CI, ma mia personale, che sono tesserata della Dieta Democratica Istriana” continua Claudia Valente Novak, aggiungendo che “indipendentemente dalla mia appartenenza politica, la Comunità degli Italiani di Fasana non si è mai schierata a favore dell’una o dell’altra formazione partitica”.

E in effetti è vero. Oltre a non schierarsi a favore di alcuna compagine politica, la CI ha messo a disposizione di tutti i partiti la propria sede, che nei mesi antecedenti le ultime elezioni amministrative ha ospitato diversi comizi elettorali. Interpellata in merito alle parole del primo cittadino, che ritiene assurdo accusare di revanscismo un’amministrazione che ha aumentato le dotazioni alla CI di ben 40mila kune”, Claudia Valente Novak si è limitata a dire che “allora il presidente non ero io, ma un dichiarato sostenitore (Giancarlo Moscarda n.d.a) del Partito Socialdemocratico”.

Sia come sia, la cosa più importante è che la mancata erogazione dei contributi da parte del Comune non abbia compromesso le attività della Comunità degli Italiani, che può contare anche sui sussidi dell’Unione Italiana, che quest’anno ha stanziato a favore del sodalizio fasanese 160mila kune (80mila per le attività e 80mila per le spese correnti).

A causa del ritardo nell’erogazione dei contributi comunali, che il sindaco, Ada Damjanac, ha promesso saranno versati entro i prossimi quindici giorni, la CI di Fasana ha dovuto posticipare a data da stabilire (si spera il prima possibile) l’inizio dei lavori edili per trasformare il sottotetto della sede comunitaria in una moderna biblioteca.

Marko Mrđenović
“la Voce del Popolo” 10 ottobre 2013

 

 

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