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Esuli istriani, Lucca vuole gemellarsi con Pola – 02apr15

 

Il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente del consiglio comunale di Lucca Matteo Garzella hanno inviato una lettera al sindaco della città di Pola, Boris Miletic, per manifestare il desiderio di siglare un patto di amicizia tra i due comuni al fine di costituire un più stretto legame e di favorire nel futuro scambi di natura culturale ed economica. Il desiderio di un gemellaggio tra Lucca e Pola fu oggetto della proposta del presidente Garzella durante l’incontro a Palazzo Santini con la comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati per la celebrazione della giornata in ricordo dell’eccidio delle Foibe lo scorso febbraio. “Negli ultimi due anni il nostro Comune ha realizzato diverse in iniziative in occasione del Giorno del Ricordo – scrivono Tambellini e Garzella – tra le quali alcune ricerche di carattere storico e memoriale con l’intento di proporre alla nostra cittadinanza un’approfondita riflessione culturale sull’esodo dai confini orientali. Da queste ricerche emerge che tra il 1947 e il 1956 furono 1.239 i profughi che raggiunsero Lucca da diverse località dell’esilio. Di queste persone, quelle che scelsero Lucca come definitiva città di residenza furono circa mille”. “La scelta di Pola quale città con cui siglare il Patto di Amicizia non è casuale – spiegano Tambellini e Garzella nella missiva – Gli esuli provenienti da Pola costituirono infatti il nucleo più consistente di profughi, circa 450 persone, e si trattava soprattutto di operai della Manifattura di Pola e dei loro familiari che, in parte, continuarono la propria attività lavorativa alla Manifattura Tabacchi di Lucca.

 

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